Tudor ieri in conferenza stampa ha spiegato che la Lazio adesso deve pensare unicamente al presente e il presente si chiama Empoli. Appuntamento domani allo stadio Olimpico, con fischio d'inizio alle ore 12:30. Sarà una giornata speciale, perché la partita sarà anticipata dai festeggiamenti per il cinquantesimo anno dalla vittoria del primo scudetto, con i protagonisti della Banda Maestrelli che torneranno in campo. Poi però dovrà essere la squadra di Tudor a far gioire i tifosi presenti sugli spalti. Mancano tre giornate alla fine e i biancocelesti non possono più sbagliare. Dall'altra parte però anche i ragazzi di Nicola hanno bisogno di punti importanti per la lotta salvezza. Per commentare la sfida Lazio-Empoli, Manuel Belleri, doppio ex del match, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Dopo la delusione per la prestazione e il pareggio arrivato alla scorsa settimana a Monza adesso la Lazio è chiamata a dare l'ennesima risposta in campionato. Quella che sta per concludersi è una stagione che non è andata secondo i piani. Dopo il secondo posto dello scorso anno i tifosi biancocelesti si aspettavano un'annata diversa, e invece la squadra di Sarri si è sgretolata e adesso Tudor sta cercando di rimetterla in piedi. Dovrà vincere le tre partite che restano, a partire da quella di domani contro l'Empoli, per centrare un posto in Europa. Prima del rischio di inizio, si celebreranno infatti i 50 anni dalla vittoria del primo scudetto e subito dopo servirà una prestazione importante. Per commentare la sfida Lazio-Empoli, Manuel Belleri, doppio ex del match, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La Lazio non può permettersi passi falsi, ma l'Empoli ha bisogno di punti per la lotta salvezza. Che partita ti aspetti? Che match sarà?
"Credo che sarà una partita abbastanza maschia, una partita dura, perché l'Empoli ha assoluto bisogno di muovere la classifica. Penso che alla squadra di Nicola andrebbe bene anche soltanto un pareggio, considerando che il livello tecnico dei biancocelesti è totalmente superiore. A mio avviso arriveranno all'Olimpico con questo spirito, ma la Lazio non può accontentarsi perché ha bisogno di fare tutte vittorie da qui alla fine del campionato, per continuare a sperare in un posto in Champions o comunque centrare l'Europa League".
Il passo falso fatto a Monza e il pareggio della scorsa settimana, non pregiudica quindi completamente la possibilità di arrivare in Champions per la Lazio?
"Sono stati 2 punti persi in maniera molto pesante, questo è innegabile, ma io resto un ottimista e continuo a pensare che la Lazio dovrà in ogni caso provarci per non avere rimpianti. Dovrà portare a casa tutti i punti disponibili alla fine potrà fare i conti e capire in quale posizione si trova. A Monza deve essere arrivata una bella botta, anche per il modo in cui i biancocelesti hanno pareggiato. È ovvio che a Roma ora c'è un ambiente pesante".
Dall'Empoli ti aspettavi invece qualcosa di diverso? Con l'arrivo di Nicola sembrava che si potesse cambiare rotta, ma poi sono tornate le difficoltà.
"L'Empoli ha perso tantissimi punti nel girone d'andata, ma dall'arrivo di Nicola penso che abbiano fatto molto meglio. Niang ha realizzato qualche gol pesante e a volte è riuscito a salvarli. Il discorso è che penso che il club metta in preventivo di poter fare, ogni tanto, stagioni simili. La partenza di Baldanzi, che era un giocatore importantissimo, ha cambiato le carte in tavola. Loro sono fatti così, giocano i campionati pensando di poter retrocedere. Ovviamente speravano di potersi salvare un po' prima e sono ancora in tempo, ma i punti a disposizione saranno sempre meno e non si può più sbagliare".
Cosa ne pensi invece dell'arrivo di Tudor sulla panchina della Lazio?
"Secondo me ha fatto molto bene, peccato però per la partita di Monza. Da quando è arrivato ha dato la scossa che serviva e ho visto una buona reazione anche da parte dei giocatori. Lui ha preso decisioni importanti quando ha visto situazioni che non gli piacevano. È uno che ha carattere e lo ha già dimostrato. La Lazio aveva bisogno di una persona come lui per poter ripartire e credo che insieme possano gettare basi solide e forti per il futuro".
Dal punto di vista del mercato pensi che ci sarà una piccola rivoluzione in estate?
"Penso che quelli che sono nel mezzo, ora non si possono tenere. O uno resta nelle condizioni giuste, come vuole Tudor, altrimenti credo che sia meglio che vada. Penso che il tecnico voglia giocatori che siano disponibili a scendere in battaglia con lui. Sa il fatto suo e ha grandissimo carattere, ha bisogno di calciatori disponibili e che ci credono".
Hai vestito la maglia della Lazio e sai quanto sia importante la storia. Domani si festeggerà lo scudetto del 1974. Pensi che questo possa dare una spinta in più ai calciatori?
"Ho giocato con la maglia della Lazio e mi sono reso conto immediatamente della forza della società, della storia e di ciò che rappresenta questa squadra. Questa ricorrenza è un qualcosa in più che può servire a tutti. Penso che i giocatori siano ben consapevoli delle responsabilità che hanno, della forza che ci devono mettere e dell'importanza della maglia che indossano. Quando si arriva in una piazza così importante ci sono come al solito i pro e i contro. In passato hanno già dimostrato che ci tengono e credo che saranno pronti a farlo anche in futuro".