14 May, 2024 - 12:25

Cos'è il money muling, come funziona la truffa del conto corrente online e cosa si rischia

Cos'è il money muling, come funziona la truffa del conto corrente online e cosa si rischia

Tra le truffe online che periodicamente colpiscono i consumatori c'è quella del money muling. Una modalità di trasferimento soldi tra conti correnti online, ma che viene presentata come un lavoro e un guadagno facile. Non solo è illegale, ma fa rischiare a chi la subisce l'accusa di complicità nel reato. Vediamo quindi a cosa fare attenzione, come riconoscerla e come fare per difendersi.

Cos'è il money muling?

La truffa del money muling è una tra le più pericolose per il consumatore inconsapevole che aderendo alla proposta di fatto si rende complice di un reato. Perseguito dalla legge a livello internazionale con pene anche severe.

Una pratica che coinvolge facilmente le vittime perchè promette facili guadagni online senza troppa fatica. Sfruttando il bisogno di chi ha necessità di ottenere una entrata in più. Si tratta infatti di un trasferimento che viene fatto da un conto corrente  ad un altro permettendo di ottenere in cambio una commissione o un pagamento in contanti.

Il denaro inviato poi viene utilizzato solitamente per attività illecite delle quali si diventa complici, spesso senza saperlo, pensando solo di aver aderito ad una offerta di lavoro.

Come funziona

In genere la vittima del money muling è il titolare di un conto corrente con funzionalità online. Si viene solitamente contattati attraverso messaggi, sms o email. Ma anche su Whatsapp e in direct sui social. Le comunicazioni contengono l'offerta e la modalità di adesione e partecipazione alla quale occorre rispondere.

Si tratta di accettare di ricevere pagamenti tramite bonifici in cambio di commissioni per poi mantenere i soldi sul conto per un certo periodo prima di girarli a favore di un soggetto terzo. In alternativa viene chiesto ai titolari di trasferire fondi in modalità digitale che poi verranno restituiti in contanti.

A volte inoltre, i truffatori chiedono alle vittime di fare da prestanome ed aprire un conto corrente. Al quale poi si autorizza l'accesso anche a persone esterne. Ed è evidente che tutti i movimenti effettuati in quell'ambito saranno provenienti da attività illecite ed utilizzati per il riciclaggio.

In quel caso quindi il nome che compare come titolare del conto può essere coinvolto direttamente in tali reati e dovrà successivamente rispondere della propria responsabilità in merito.

Come si riconosce la truffa

La truffa del money muling può coinvolgere tutti i tipi di soggetti. Principalmente però i truffatori tengono sott'occhio le persone che lasciano i propri dati personali come numero di telefono, profili social e indirizzo email, nei siti di recruiting lavorativi.

Chi cerca un impiego o un'entrata extra infatti costituisce la vittima ideale per questo tipo di trappola. Bisogna fare attenzione ai messaggi che propongono di fare soldi facilmente, o di ottenere delle commissioni in cambio di semplici trasferimenti di denaro online.

Ovviamente il primo campanello d'allarme, oltre alla promessa di guadagni sul web con poco sforzo che già dovrebbe fare insospettire gli utenti, è anche la richiesta di condividere dati bancari. Che non vanno mai comunicati a persone estranee.

Cosa si rischia

Aderendo al meccanismo del money muling, che sia stato accettato in modo consapevole o meno, si commette un reato molto grave. Le persone coinvolte infatti entrano in un traffico e riciclaggio di denaro internazionale, che spesso utilizza questi fondi e anche i nomi associati, per finanziare non solo le attività illecite gestite da gruppi criminali, ma anche il terrorismo.

Quindi la vittima può essere accusata di complicità negli stessi tipi di reati commessi da chi propone la frode. Oltre alla prevenzione quindi, che è importante per riconoscere prima che sia troppo tardi le modalità di adescamento è bene anche considerare quali sono le azioni da fare se si sospetta di essere stati coinvolti.

La prima cosa da fare è avvisare la propria banca e chiedere che non vengano più autorizzati eventuali trasferimenti con nominativi beneficiari sconosciuti. O verso conti all'estero che potrebbero essere stati attivati ad insaputa del titolare. Altra azione è quella di rivolgersi alle forze dell'ordine per denunciare e segnalare quanto accaduto.

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Valentina Simonetti
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