Il dl Superbonus arriva oggi al Senato dove il Governo pone la fiducia. Ieri in Commissione Finanze, Forza Italia si è astenuta nella votazione dell'emendamento del Governo sulla retroattività del Superbonus e la maggioranza è stata salvata da Italia Viva.
Passa il rinvio dell’introduzione anticipata della sugar tax e passa anche la retroattività dei rimborsi del superbonus, ma senza il voto di Forza Italia.
La maggioranza si spacca sull’emendamento al Superbonus del Governo che prevede la retroattività della norma in esso contenuta che viene approvato solo grazie al voto di Italia Viva che si giustifica dicendo di averlo votato esclusivamente per consentire il rinvio dell’introduzione della sugar tax.
Forza Italia, dopo la bocciatura dei suoi emendamenti contro la retroattività della norma, si astiene. La tensione della giornata è tutta nelle parole del presidente della Commissione Finanze, Massimo Garavaglia che, dopo aver votato l’emendamento del ministro Giancarlo Giorgetti, ha evidenziato irritato – con gli alleati? – che senza il suo voto non sarebbe passato.
Oggi – 15 maggio 2024 – andrà in scena il secondo atto. In mattinata la Commissione Finanze ha votato il mandato al relatore e alle 15 il dl Superbonus approderà al Senato, dove il Governo ha posto la fiducia. Forza Italia sminuisce la portata dello screzio che secondo il ministro degli esteri e numero uno di Forza Italia Tajani non è indicativo di una spaccatura della maggioranza.
Giornata campale ieri - 14 maggio - in Commissione Finanze al Senato dove in serata è stato approvato l’emendamento del Governo, voluto dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e contrastato dall’opposizione e soprattutto dagli alleati di governo di Forza Italia.
Il voto di ieri sera è stato solo l’epilogo di giorni di tensioni e di scontri a distanza tra il vicepremier Tajani e il ministro della Lega. Tensioni che si sono tradotte nella presentazione da parte degli azzurri di due sub-emendamenti a quello del Governo, che hanno ottenuto parere negativo del Mef facendo arrivare la tensione alle stelle. Forza Italia ha, infatti, annunciato che non avrebbe votato l’emendamento Giorgetti mandando nel panico la maggioranza che ha addirittura tentato di ‘aggiungere’ in corsa un commissario così da portare a 20 il numero totale. Un blitz che è stato bloccato dal presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il provvedimento è passato comunque perché al momento della votazione, i commissari forzisti si sono astenuti ed è toccato a Italia Viva salvare la patria.
Lo hanno fatto perché altrimenti non sarebbe passato neanche il rinvio della sugar tax, hanno detto. E stamattina il capogruppo al senato di Italia Viva, Enrico Borghi ha annunciato che non voteranno il mandato al relatore e neanche la fiducia al DL Superbonus al Senato.
Scrive Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.
A mettere la parola pace alla vicenda è stato questa mattina il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha dichiarato a Radio 24 che quella di Forza Italia è stata una battaglia di principio:
Detto questo, Tajani assicura che "non c'è nessuno scontro" nel governo e conferma che "siamo coerenti con la nostra posizione, e sui nostri valori non possiamo cedere.
Forza Italia prova a vedere il bicchiere mezzo pieno rivendicando il successo ottenuto sul fronte sugar tax. Nulla ha potuto sulla retroattività del superbonus che come previsto nell’emendamento sarà rateizzato in 10 anni a partire dal 2024, ma l’entrata in vigore della cosiddetta sugar tax ovvero la tassa sui soft drink che avrebbe interessato migliaia di aziende italiane è stata rinviata al 1 luglio 2025.
Ha dichiarato il Ministro degli Esteri.
Il senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, ha rivendicato la vittoria di Forza Italia sulla questione Sugar Tax e ha ribadito che ha mantenuto gli impegni pur restando leale al Governo
In mattinata è arrivato anche il via libera della commissione Finanze al decreto Superbonus con l’approvazione del al mandato al relatore, Giorgio Salvitti, a riferire in Aula dove il provvedimento è atteso nel pomeriggio alle 15. Assente Forza Italia durante il voto in Commissione. In tarda mattinata il Governo ha deciso di porre la questione di fiducia sul decreto.