Il primo colpo l’ha battuto Bruno Vespa organizzando un faccia a faccia il 23 maggio tra la premier Giorgia Meloni e la leader del Pd, il maggior partito di opposizione, Elly Schlein. Appuntamento, Agcom permettendo, nel suo salotto di Porta a Porta, sulle frequenze di RaiUno. Sta di fatto che, dopo le polemiche dei politici che non sono stati invitati alla trasmissione, ieri, un canale concorrente della Rai, La7, ha tentato il contropiede. Il direttore del telegiornale, Enrico Mentana, ha lanciato quest’invito:
E le risposte dei politici sono cominciate ad arrivare già ieri sera.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il primo a dire sì a Mentana e a La7 è stato il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, uno dei più indispettiti dal fatto di non essere stato invitato al confronto diretto di Bruno Vespa.
L’ok è arrivato anche dalla Lega:
In ogni caso, questa mattina, a proposito di confronti televisivi, Antonio Tajani, il leader di Forza Italia, l’ha messa in un modo che a qualcuno potrebbe aver fatto venire in mente il sempreverde "lei non sa chi sono io", soprattutto quando gli è stato chiesto se fosse disponibile a un confronto con Azione di Carlo Calenda:
Il segretario di Forza Italia, poi, ha continuato lanciando la sua proposta:
Forza Italia, quindi, boccia la formula del duello a due anche se in passato quelli con Silvio Berlusconi contro Achille Occhetto o contro Romano Prodi sono passati davvero alla storia della comunicazione politica:
Tajani, quindi, è tornato a sottolineare anche l’inadeguatezza di un confronto a due tra lui e Carlo Calenda:
Ma cosa rischia la Rai se Vespa andrà dritto per la sua strada con il duello a due Meloni-Schlein?
L’Agcom, che è stata sollecitata sul caso dalla presidente della commissione di Vigilanza Barbara Floridia (M5S), in realtà, non può porre veti preventivi, ma solo comminare delle sanzioni su segnalazione delle parti lese. L’Agenzia per le comunicazioni, quindi, probabilmente, sarà chiamata a valutare se l’aver organizzato, o aver tentato di organizzare, da parte di Vespa, altri confronti, sia stato per la par condicio un rimedio sufficiente. Per come si stanno mettendo le cose, quindi, con gli altri leader che rifiutano confronti a parte sulla Rai dopo quello Meloni-Schlein, il rischio-sanzione per viale Mazzini è concreto.