Contro la Fiorentina il Napoli aveva probabilmente l'ultima chance per provare a tornare in corsa per l'Europa, e l'ha sprecata. Il 2 a 2 regala un margine di vantaggio alla viola e complica ulteriormente i piani degli azzurri, che ora dovranno chiudere vincendo l'ultima gara con il Lecce in casa. Intanto la società è già al lavoro per la prossima stagione e presto De Laurentiis ufficializzerà il nuovo tecnico. Conte, Gasperini, Pioli e Italiano sono i nomi mi in lizza. Per commentare la partita con la Fiorentina, il futuro del Napoli e il prossimo allenatore, Gennaro Iezzo, ex portiere ha vestito la maglia azzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Finisce 2-2 la partita tra Fiorentina e Napoli, che ha aperto ieri sera la 37^ giornata di campionato. Un pareggio che soddisfa più la viola dei partenopei, se ragioniamo in ottica qualificazione europea. Arrivati a questo punto, gli azzurri rischiano seriamente di rimanere fuori da ogni tipo di manifestazione internazionale. Il Napoli ha buttato via la stagione e adesso la dirigenza non può più permettersi di sbagliare. De Laurentiis è al lavoro già da tempo, ed entro la fine del mese annuncerà il nuovo tecnico. I tifosi si aspettano un nome importante, anche perché sarà una sorta di anno zero. Per commentare la partita con la Fiorentina, il futuro del Napoli e il prossimo allenatore, Gennaro Iezzo, che ha vestito la maglia azzurra per 6 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Di ciò che si è visto ieri, da cosa dovrà ripartire in Napoli nella prossima stagione?
"Ieri ho visto qualcosa di buono perché la squadra ha approcciato in maniera diversa rispetto a quanto aveva fatto nelle ultime uscite. L'anno prossimo servirà ritrovare la mentalità che aveva fatto la differenza nell'anno passato e che aveva dato la possibilità a quella squadra di vincere lo scudetto".
È un Napoli che adesso rischia di rimanere fuori da qualunque tipo di competizione europea. Questo condiziona e condizionerà?
"Condizionerà sì, soprattutto a livello societario, anche perché il Napoli negli ultimi anni non è mai rimasto fuori dall'Europa. Purtroppo ci sono le annate in cui tutto gira storto e bisognerà essere bravi a ripartire. Avere anche soltanto la Conference League poteva però essere d'aiuto, anche per far giocare quei calciatori che trovano meno spazio in campionato. È un modo per gestire meglio la rosa. Invece avendo una sola competizione, per qualunque allenatore, non sarà semplice".
Il presidente De Laurentiis ha spiegato che ufficializzerà l'allenatore entro il 31 maggio. Cosa ti aspetti che succeda?
"Non mi aspettavo che dicesse nulla di più nella conferenza di un paio di giorni fa, perché lo conosco troppo bene. Ogni volta che c'è stato un periodo negativo, come in questa stagione, poi è uscito fuori con un nome altisonante. Penso che farà una scelta importante, anche perché la storia del Napoli dice questo. Dopo i momenti più complicati, il presidente ha cercato sempre di fare qualcosa di grande".
Pioli, Gasperini, Conte e Italiano: c'è un nome che ti stuzzica più degli altri?
"Sono tutti i nomi molto importanti, di allenatori di livello. Dove cadi, cadi bene, anche se sono molto diversi tra di loro. Quest'anno purtroppo si sono fatte scelte sugli allenatori guardando soprattutto al modulo e credo che questo sia un errore da non ripetere. 4-3-3, 3-5-2, non si può essere integralisti e ci sono situazioni in cui si deve essere bravi anche a cambiare. L'allenatore deve essere messo nelle condizioni di lavorare con serenità, con calciatori che possano essere d'aiuto a portare avanti la sua filosofia di gioco. Bisognerà cercare un tecnico che non sia monotematico e costruire una rosa di giocatori polivalenti".
Pensi che sarà un'estate intensa anche dal punto di vista del mercato, o ci sarà soltanto la cessione di Osimhen?
"Credo che sicuramente vedremo qualcosina di diverso nella prossima stagione. Per quel che riguarda Osimhen, per quello che si sono detti nel corso di questi mesi e per come sono andate le cose, credo che sia arrivato il momento di cederlo. Quest'estate andrà via. Io penso sempre che quando si deve rivoluzionare una squadra, bisogna guardare prima di tutto di trattenere chi crede nel nuovo progetto. Il presidente lo ha già detto in conferenza stampa e sono d'accordo con lui quando dice che nessuno deve essere trattenuto se non ha convinzione e voglia di mettersi in gioco. Il malumore porta malumore e a questo punto è meglio cambiare".