Che malattia aveva Franchino e cosa diceva della droga? L'intervista al famoso dj scomparso oggi

È scomparso Francesco Principato, noto come dj Franchino, celebre vocalist non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Il mondo della musica e delle discoteche è in lutto. La triste notizia è stata annunciata dalla sua famiglia tramite un post sui social, dove lo hanno ricordato come una persona speciale che ha illuminato le vite dei suoi cari con il suo sorriso, la sua forza e il suo coraggio.

Che malattia aveva Franchino?

Dj Franchino è morto all'età di 71 anni dopo aver lottato contro una malattia di cui non sono stati rivelati molti dettagli. La famiglia ha soltanto comunicato che Franchino era ricoverato da qualche settimana.

In un'intervista del 2017 al quotidiano Libero aveva raccontato:

Intorno al 2000 mi sono gravemente ammalato. Per la prima volta nella mia vita, tutto ha iniziato a tremare forte, ho dovuto guardare la paura negli occhi. Ho vinto la mia battaglia, ma le cure hanno pregiudicato il dopo: gli effetti collaterali non si dimenticano di chiedere il conto.

Franchino e la droga

Quello delle discoteche era il suo mondo, da sempre messo in correlazione con la droga. Su questo argomento, Franchino aveva dichiarato a Mowmag:

Le droghe sono sempre esistite e lo sbaglio più grande che ha fatto questa società, soprattutto in Italia, è considerare le discoteche come l’ambiente dove si spaccia e si consuma questa roba. Chi fa uso di droghe, le assume insieme ad altri amici, prima di entrare nel locale. Le comprano dal pusher del paese, salgono in macchina, fanno quello che devono fare e poi vengono a ballare. Se non esistesse la discoteca andrebbero da un’altra parte e sarebbero drogati lo stesso. Come succede con le bottiglie di superalcolici: le comprano al supermercato e le bevono nel parcheggio. Però si continuano a chiudere le discoteche, come hanno fatto con il Coronavirus. Qualche anno fa è successo che è morta una ragazza fuori da un locale per overdose, nei giorni successivi si è venuti a sapere che la droga l’aveva assunta sul treno ma, per l’opinione pubblica, la colpa è sempre della discoteca.