Sono giorni di apprensione per la famiglia di Daniele Galifi, il 30enne scomparso da Marino, in provincia di Roma il 13 maggio 2024. Il ragazzo, affetto da schizofrenia necessita di farmaci salvavita per contenere le sue precarie condizioni di salute.
Si è allontanato dalla sua abitazione e non ha fatto più ritorno: non ha con sé cellulare, documenti o denaro. L'ultimo avvistamento risale al 18 maggio, a seguito di una segnalazione al Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi ODV del Lazio, all'interno del pronto soccorso di Velletri.
Tag24 ha raccolto l'appello della zia materna di Daniele Galifi, con la speranza che venga ritrovato sano e salvo al più presto.
La zia di Daniele è addolorata e preoccupata per le sorti del nipote, un ragazzo socievole e benvoluto da tutti e che da anni porta avanti una battaglia per la sua salute mentale. Da poco, con i suoi risparmi, aveva acquistato un piccolo monolocale dove abitare e trascorrere il tempo da solo e in compagnia dei suoi amici.
Chiunque avesse informazioni riguardo il 30enne, è tenuto ad informare immediatamente le forze dell'ordine al 112, il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi ODV del Lazio al numero 388 189 4493 o la redazione di Tag24.
D. "Suo nipote si era mai allontanato in questo modo prima d'ora?"
R. "Il suo unico 'allontanamento' è sempre stato legato a motivazioni di salute. Due volte per l'esattezza: per effettuare un trattamento sanitario obbligatorio in ospedale. Specifico che Daniele è un bravissimo ragazzo, socievole e che sta affrontando un periodo complesso. Non è un pericolo né per sé stesso e tantomeno per gli altri"
D. "Potrebbe essere in pericolo di vita?"
R. "In pericolo mi auguro di no. Che si sia di spontanea volontà l'allontanamento, presumo di sì. Mi diceva la madre che qualche tempo fa ha smarrito un cane a cui teneva tantissimo, appartenente ad un uomo deceduto lo scorso anno e che ha adottato a seguito della dipartita. Il microchip però era ancora intestato alla persona venuta a mancare. Era stato trovato a Velletri, nella zona dei Cinque Archi, dopo essere stato avvistato sotto la pioggia. E' stata contattata la volontaria, dicendo che il cane non è di proprietà di Daniele, perché di una persona defunta"
D. "Dove si trova adesso Attila?"
R. "Non lo sappiamo... E' stato indirizzato all'ASL e Daniele potrebbe proprio essere sulle tracce del suo amico a quattro zampe, per potersi ricongiungere a lui. Chiediamo oltre l'aiuto delle forze dell'ordine e di tutti per il ritrovamento di Daniele, anche una mano per avere informazioni sul cucciolo, che è davvero importante per mio nipote. Se riuscissimo a sapere a chi è stato affidato, se alle cure dell'ASL o meno, sarebbe già un inizio"
D. "Allontanamento volontario... Ma se soffre di schizofrenia, non gli servirebbe supporto?"
R. "E' l'esatta domanda che ho posto questa mattina alla polizia, quando gli agenti sono venuti presso la mia abitazione. Non vorrei che essendo un ragazzo di 30 anni con una schizofrenia, magari sia stato dato meno peso al fattore ricerca. Mio nipote sabato 18 maggio, si è presentato al pronto soccorso di Velletri, chiedendo di poter pernottare all'interno della struttura per una notte, in stato confusionale e non ricordava nemmeno il suo nome. Allontanamento volontario o meno, serve assolutamente una manco concreta per agevolare ulteriormente le ricerche. Mi è arrivata una segnalazione in cui mi diceva che giovedì 9, verso le 22 di sera, mio nipote era in pronto soccorso in stato confusionale, è stato registrato come paziente ignoto perché non aveva i documenti e hanno avvisato i carabinieri di Velletri.
D. "Cosa dicono gli agenti?"
R. "Gli agenti si sono recati in pronto soccorso, non so se gli hanno fatto qualche domanda a Daniele, ma hanno detto agli infermieri: "Vedete come si evolve la situazione e se sta bene o si riprende, potete lasciarlo andare. Daniele ha detto di sentirsi bene ed è andato via..."
D. "Quali sono i farmaci di cui Daniele necessita? Soffre di amnesie temporanee?"
R: "Mio nipote assume diversi farmaci inibitori dell'umore: clozapina compresse, depakin crono 500 e gocce di EN. Presumo che non prendendo le medicine per un lungo periodo di tempo, ed essendo anche immuno resistente ai farmaci, possa sviluppare problematiche legate alla loro non assunzione, come una potenziale amnesia. O è totalmente impaurito da non voler essere identificato..."
D. "Nelle ultime settimane le ha dato motivo per preoccuparsi?"
R. "No, negli ultimi tempi, era sereno. Abbiamo preso un gelato a Frascati, chiacchierato ed era una persona tranquillissima. Lunedì quando è venuto qui a casa, dove è nato e cresciuto, presso l'ex abitazione dei suoi nonni, ha bussato al citofono. Ho chiesto chi fosse e ha risposto: "Sono Daniele, tuo nipote". Non ho potuto aprire perché ero impegnata con mia figlia e con altre motivazioni personali e adesso, sapendo che è scomparso me ne pento amaramente... Non potevo sapere che sarebbe accaduto qualcosa del genere..."
D. "Quando avete denunciato la scomparsa del ragazzo?"
R. "La denuncia è stata effettuata il 16, giovedì alle 8:45 alla polizia di Marino. Il 17 mia sorella mi ha avvisato che Daniele era scomparso e non aveva più sue notizie"
D. "Ha documenti, smartphone o soldi con sé?"
R. "Il cellulare l'ha perso e la mamma gliene aveva regalato un altro con una nuova scheda, ma ha perso anche quello. La madre è riuscita però ad acquistare una SIM con lo stesso numero passato. Non ha nulla con sé, né soldi, né documenti. La preoccupazione è per il vestiario, il cibo e soprattutto i farmaci di cui necessità, la priorità"
D. "Potrebbe essere andato al pronto soccorso per farsi prescrivere i farmaci di cui ha bisogno?"
R. "Domenica 12 la madre mi ha riferito che non stava bene e ha chiamato l'ambulanza. Lo sa anche l'operatore sanitario che lo segue. E' stato controllato e non necessitava di controllo. Lunedì, tra il 13-14 di maggio, era la pronto soccorso e vagava nell'androne della struttura"
D. Avete ricevuto degli avvistamenti?"
R. "Sì, grazie al Comitato scientifico di ricerca scomparsi ODV e al mio post su Facebook abbiamo ricevuto alcuni avvistamenti. Hanno fatto vedere le foto ai loro figli, coetanei di mio nipote ed è stato riconosciuto. Sabato al pronto soccorso di Velletri cercava soltanto un posto dove passare la notte. Questa mattina siamo andate in giro per la città a mostrare le foto, a setacciare i parcheggi, un casolare abbandonato senza l'ospedale, ma niente..."
D. "Daniele potrebbe essere ospite di qualche amico?"
R. "Non saprei dirle, ma un suo caro amico mi ha contattata ieri dicendomi che martedì pomeriggio lo ha visto verso Castel Gandolfo, a piedi. Così gli ha chiesto: "Dani, dove vai?" e lui ha risposto a "Velletri" ed è andato via"
D. "Cosa vorrebbe dire a suo nipote, qualora leggesse l'intervista?"
R. "Di tornare da me, che lo aspetto e se vuole e me lo permettono, mi prenderò cura di lui e gli fornirò tutto l'aiuto e l'amore di cui necessita. La mia casa per lui è aperta, è grande, sono in campagna e che giuro questa volta gli apro il cancello, lo faccio entrare, gli do ciò che desidera, sono qui e lo aspetto..."
D. "Mi diceva che Daniele ha una casa di sua proprietà..."
R. "Sì, aveva messo del denaro da parte e dopo tanti sacrifici stava finendo di pagare tutte le spese legate al suo monolocale. Un salone con angolo cottura, bagno, mobili da cucina, a Marino. La casa è intestata a Daniele, lui di lavoro prende pensione e accompagno per l'invalidità. I soldi vengono gestiti da una tutrice, un'amministratrice. Poco fa hanno cambiato la serratura di casa e le chiavi sono detenute dall'amministratrice. La madre era lì presente, ha chiesto se potesse avere le chiavi dell'appartamento qualora avesse sentito mio nipote. Ma le è stata negata la possibilità, così mia sorella mia ha riferito... La casa di Daniele è sua e ho paura che qualora venisse ritrovato, possa trovarsi anche senza casa"