Il 29 maggio debutta su Netflix La vita che volevi, la nuova miniserie in sei episodi diretta da Ivan Cotroneo. Nei panni della protagonista, Gloria, troviamo Vittoria Schisano. La serie è incentrata sulla transizione sessuale, una tema che ancora oggi rappresenta un tabù tanto da essere al centro di accesi dibattiti. Quasi come un segno del destino, la serie esce in concomitanza con la vittoria di Karla Sofía Gascón a Cannes 2024, prima attrice transgender premiata al festival grazie alla sua splendida interpretazione in Emilia Pérez di Jacques Audiard.
Nella nuova miniserie La vita che volevi, Vittoria Schisano interpreta Gloria, una donna che conduce una vita serena a Lecce. Innamorata di Ernesto, ha una piccola agenzia turistica. La sua vita viene però sconvolta dal ritorno di Marina, amica dei tempi dell'università. Con lei, Gloria, quando era Alessandro, aveva avuto una relazione. Marina però non è sola. Incinta di Pietro, con lei porta Andrea e Arianna, avuti da due precedenti relazioni.
Il papà di Arianna, Giorgio, non vede di buon occhio Gloria. E Gloria ignora il segreto che riguarda l'adolescente Andrea. Gloria si troverà così a fare i conti con il suo passato e il suo futuro e una rivelazione che cambierà la percezione di sé stessa. La scrittura della serie è stata particolarmente complessa. Rametta e Cotroneo hanno dedicato anni alla creazione di questa storia che potesse raccontare la vita di una donna transgender senza cadere nei clichè. Il loro obiettivo era quello di dar vita ad un prodotto che potesse intrattenere ma anche offrire dei spunti di riflessione al pubblico.
Oltre a Vittoria Schisano, nel cast ci sono Giuseppe Zeno (Sergio), Pina Turco (Marina), Alessio Lapice (Pietro) e Nicola Bello (Andrea), oltre a Bianca Nappi, Francesco Pellegrino e Bellarch. La produzione è a cura di Massimo Del Frate, Head of Drama per Banijay Studios Italy.
La vita che volevi è stata girata tra la Puglia e la Campania. Tra le città italiane che si vedono nella serie ci sono Lecce, alcune località nel Salento e Napoli.
Nata l’11 novembre 1977 a Pomigliano d’Arco come Giuseppe Schisano, lascia la sua città natale nel 1998 per trasferirsi a Roma. Inizia a studiare recitazione e debutta in teatro. Nel 2005 debutta sul piccolo schermo quando ottiene il ruolo di Damien Crescenzi nella serie tv di Rai 1 Mio figlio. Il suo personaggio è uno dei protagonisti della fiction e nel 2010 ritorna a vestirne i panni anche per lo spin off Io e mio figlio – Nuove storie per il commissario Vivaldi.
Nel 2011 annuncia di aver intrapreso un percorso per cambiare sesso e l’anno successivo esordisce al cinema come Vittoria Schisano nel film Tutto tutto niente niente, una commedia di Giulio Manfredonia. Nel 2014 recita nel dramma biografico La vita oscena e successivamente si prende una pausa dal mondo dello spettacolo per dedicarsi alla scrittura. E’ stata la prima donna transgender a cui è stata dedicata una copertina sull’edizione italiana di Playboy.
Nel 2017 pubblica il suo libro, La Vittoria che nessuno sa. L’anno dopo, è nel cast del talk show Matrix Chiambretti insieme ad altre personalità famose come Drusilla Foer e Cristiano Malgioglio. Nel 2020 partecipa come concorrente a Ballando con le Stelle, il talent show di Raiuno condotto da Milly Carlucci.
Tra i suoi progetti più recenti c’è invece il romanzo "Siamo stelle che brillano" che scrive nel 2023 insieme ad Alessio Piccirillo. Per quanto riguarda la vita privata, si sa che il compagno è un uomo di nome Donato sul quale però non si hanno informazioni.