30 May, 2024 - 13:17

La Conference League è una maledizione per la Fiorentina, Rossitto: "Fa più male rispetto all'anno scorso, la squadra si è snaturata. Avanti con Italiano"

La Conference League è una maledizione per la Fiorentina, Rossitto: "Fa più male rispetto all'anno scorso, la squadra si è snaturata. Avanti con Italiano"

Continua ad essere inarrivabile la Conference League per la Fiorentina. Ancora lì, a un passo dal sogno, sfumato sotto i colpi ( o meglio, il colpo) di El Kaabi che ha permesso all'Olympiacos di alzare la coppa nel cielo di Atene. Tanta l'amarezza, come quella provata da Fabio Rossitto. L'ex centrocampista Viola ('99-'02) era convinto che questa fosse la volta buona, ma anche lui ha dovuto attingere dall'amaro calice.

"Avevo sensazioni positive - spiega Rossitto - ma a prescindere dalla sconfitta la Viola non deve recriminare nulla, il suo percorso è stato favoloso". Ha fatto però strano vedere una Fiorentina nel segno dei lanci lunghi, che in questo modo "si è andata a snaturare", ma vietato parlare di ridimensionamento. "E' stato creato qualcosa di importante", afferma Fabio Rossitto, che in esclusiva a Tag24 ha parlato anche del futuro di Vincenzo Italiano.

Conference League amara per la Fiorentina, le parole di Fabio Rossitto a Tag24

La finale di Conference League dice Olympiacos, alla Fiorentina ancora una volta un secondo posto pieno di rimpianti, con Fabio Rossitto che nonostante il ko cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno.

D: Mister, c'è tanta amarezza dopo ieri.

R: Tantissima, perchè mancavano due minuti dai calci di rigore ed avevo sensazioni positive vedendo Terracciano in stato di grazia. E' stata una partita equilibrata dove non si voleva sbagliare nulla, dunque lo spettacolo non è stato il massimo, ma la Viola non può recriminare su nulla, ha fatto quello che doveva fare.

D: Fa più male questa finale persa o quella contro il West Ham?

R: Decisamente questa, perchè sembrava la volta buona. Poi c'era la sensazione di potercela fare, la squadra è stata competitiva; la prima volta paghi l'inesperienza, ma ora c'era più convinzione, lo dimostra la partita equilibrata. Ciò non toglie che la Fiorentina ha fatto un gran bel cammino.

D: La Fiorentina sarà stata equilibrata, ma non è stata la solita squadra: lanci lunghi che non sono nelle sue corde, rinuncia al palleggio rapido per mettere in difficoltà un Olympiacos molto fisico.

R: E' vero, ha cambiato pelle. Non dico che sia giusto, ma prima del match commentavo una cosa, ovvero che dovesse servire più attenzione. E ci sono stati pochi errori, anche se il palleggio spesso è mancato, ma evidentemente cercavano di limitare gli errori dell'anno scorso. Ma quando ti trovi in finale cerchi di non sbagliare, anche se in questo modo si è snaturata.

Il futuro di Vincenzo Italiano

Fabio Rossitto si è poi soffermato sul futuro di Vincenzo Italiano.

D: Esce ridimensionata la Fiorentina dopo questa finale?

R: La sconfitta e la vittoria sono frutto di determinate situazioni. Se mettiamo sul piato i tre anni della Fiorentina, c'è stata una crescita importantissima: ha raggiunto tre finali, sempre competitiva. E' chiaro che ti rimane l'amaro in bocca, ma non devi dimenticare ciò che hai fatto fino ad ora. Italiano in questi anni ha fatto qualcosa d'importante. La Viola non ne esce ridimensionata.

D: Italiano possibile partente dopo questa batosta. Ciclo finito o punterebbe ancora su di lui?

R: Io andrei avanti con lui. Lo vorrebbe il Bologna? Magari c'è la motivazione della Champions, ma fossi in lui vorrei dimostrare di riuscire a vincere a Firenze dopo questo percorso importante. Ma deve essere motivato al 100%, in questo momento probabilmente starà provando amarezza, ma non penso che il ciclo sia arrivato a termine. Il cammino potrebbe essere ancora importante.

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Andrea Mollas
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