Un ritorno a sorpresa, ma non del tutto, quello di Mahmud Ahmadinejad che oggi ha ufficializzato di presentarsi come candidato per le elezioni che si svolgeranno in Iran il 28 giugno 2024. L'ex presidente punta, quindi, a riprendere il lavoro da dove lo aveva lasciato, dopo la fine della sua presidenza nel 2013, all'insegna di politiche conservatrici.
Il futuro dell'Iran non sembra andare in una direzione volta di progressismo e discontinuità rispetto alla presidenza di Ebrahim Raisi, interrotta drammaticamente da un incidente in elicottero che ha ucciso l'ex presidente.
Tra coloro che si sono registrati per la possibile elezione, spicca oggi il nome di Mahmud Ahmadinejad, ex presidente iraniano di posizioni ultraconservatrici. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tasnim, secondo la quale Ahmadinejad si è presentato questa mattina al Ministero dell'Interno per registrare la propria candidatura.
Ad accompagnarlo c'era un nutrito numero di sostenitori che sventolavano la bandiera iraniana. Ora la candidatura dovrà essere sottoposta al giudizio del Consiglio dei Guardiani.
Proprio il consenso di cui ancora gode Ahmadinejad nelle fasce più deboli della popolazione iraniana desta qualche preoccupazione sia a livello internazionale, sia all'interno dei confini iraniani.
L'ex presidente aveva già presentato la propria candidatura per una possibile rielezione nel 2017 e nel 2021, rimanendo escluso dal Consiglio dei Guardiani a causa dei contrasti con l'Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell'Iran, sfidato apertamente da Ahmadinejad in passato.
All'estero, poi, la sua presidenza era stata caratterizzata da un braccio di ferro con l'Occidente fatto di provocazioni e parole molto dure sul tema della riapertura di un programma nucleare per Teheran.
Bisognerà aspettare l'11 giugno, data in cui il Consiglio diramerà la lista dei candidati ammessi alle elezioni, per sapere se ad Ahmadinejad verrà data la possibilità di presentarsi nuovamente come possibile nuove presidente iraniano.