Nonostante il tracollo, l'Anc - African National Congress - resterà il primo partito del Sudafrica ed ora è al lavoro per la formazione di un governo di unità nazionale. In molti si sono chiesti se il presidente sudafricano Ramaphosa si sarebbe dimesso dopo i risultati ma i vertici dell'ex partito di Mandela hanno smentito questa ipotesi.
Nelle ultime elezioni generali tenutesi lo scorso 29 maggio l'Anc ha raggiunto il 40% dei consensi: un calo vertiginoso rispetto al 57% di soli cinque anni fa considerato all'epoca un risultato allarmante se confrontato ai consensi ottenuti in quasi trent'anni di storia.
Il Comitato nazionale di lavoro dell’African National Congress ha raccomandato nelle scorse ore la formazione di un governo di unità nazionale dopo le ultime elezioni tenutesi in Sudafrica lo scorso 29 maggio. La decisione sarà formalizzata nel corso della giornata di oggi e successivamente annunciata in conferenza stampa.
Il partito sembra disposto a collaborare con le altre formazioni politiche tra cui l'Alleanza Democratica di John Steenhuisen, il secondo partito del Paese che ha registrato il 22% dei consensi. Nella coalizione dovrebbero rientrare anche gli Economic Freedom Fighters, l’Inkatha Freedom Party e l’Alleanza Patriottica.
Una delegazione è stata già incaricata di coinvolgere l’ex presidente Jacob Zouma, leader del partito uMkhonto weSizwe che è attualmente la 'terza forza' del Sudafrica, per cercare di coinvolgere l'ex capo di Stato nel governo. Per ora sembra difficile che Zouma si faccia coinvolgere in questo progetto finché Ramaphosa rimarrà presidente.