Dopo i due attentati avvenuti a Mannheim ieri e lo scorso 31 maggio, nel sudovest della Germania, ai danni di un esponente politico dell'estrema destra e di un attivista anti-jihad la parola d'ordine è 'sicurezza': lo sa bene il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha affrontato l'argomento oggi 6 giugno 2024 al Bundestag.
Rimpatriare tutti coloro che commettono reati, punizioni più severe per chi è coinvolto in atti terroristici e divieto di circolare con coltelli nei centri abitati tedeschi. Scholz ha diverse idee per aumentare la sicurezza in Germania nei prossimi mesi e durante il suo discorso attacca Alternative fur Deutschland additandoli come 'amici di Putin'. Il presidente russo di recente ha affermato che il partito di estrema destra non ha elementi neonazisti al suo interno.
Tolleranza zero verso chi commette attentati o è legato al terrorismo. Dopo l'aggressione con coltello di un afghano a Mannheim, il cancelliere ha annunciato il rimpatrio di criminali accusati di gravi reati nei loro Paesi di origine. Scholz ha affrontato il tema nella sua dichiarazione al Bundestag dicendo che in questi casi la sicurezza della Germania ha priorità sugli interessi di protezione dell'autore del reato.
Il cancelliere ha detto che chi si avvale della protezione tedesca e commetterà reati simili a quelli visti di recente a Mannheim perderà il suo diritto a godere delle tutele:
Contestato da alcuni esponenti dell'AfD nel corso del suo intervento nel Bundestag, Scholz ha attaccato il partito di estrema destra tedesco accusando i suoi esponenti di essere amici di Putin. Il presidente russo di recente ha affermato che non c'era gli elementi per dire che il movimento ultraconservatore fosse legato al neonazismo.
Non manca anche un attacco a quelli che il cancelliere chiama 'estremisti di destra e di sinistra'. Scholz si scaglia contro chi manifesta contro Israele e le sue azioni sulla Striscia di Gaza dicendo che atti del genere fomentano l'ondata di antisemitismo.
Il ministero degli Interni tedesco è a lavoro per inasprire di conseguenza la legge sull’espulsione. Come primo provvedimento, Scholz ha annunciato che saranno istituite zone all'interno non sarà possibile introdurre armi e coltelli, probabilmente tutti i centri abitati del Paese saranno coinvolti in questo possibile progetto di legge.
Per quanto invece riguarda i rimpatri verso zone o regimi di guerra finora non sono stati legalmente possibili. Uno straniero non può essere espulso se è minacciato di tortura, morte o altri trattamenti inumani nel suo Paese d'origine. Sembra che però la legge potrebbe cambiare in Germania a fronte della minaccia jihadista tornata a farsi sentire dopo le recenti manifestazioni pro-califfato e i due attentati.
Scholz ha ricordato anche il poliziotto ucciso nell'attentato di Mannheim lo scorso 31 maggio nel suo discorso dicendo che la sua morte ha colpito tutti. Il cancelliere ha detto che il 29enne si è sacrificato per poter tutelare la sicurezza nel Paese. Il giovane è deceduto qualche giorno fa dopo quarantotto ore di agonia.