Che considerasse le Elezioni Europee 2024, in programma l’8 e 9 giugno 2024, un referendum tra due diverse idee di Europa, Giorgia Meloni lo aveva dichiarato davanti ai 20mila sostenitori accorsi, lo scorso 2 giugno, a Piazza del Popolo a Roma per la chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia. Oggi, però, ha voluto ribadirlo. Come ha voluto ribadire la stima per Marine Le Pen con dichiarazioni che - a due giorni dall’apertura delle urne - vanno lette in chiave di una futura alleanza politica con l’ultradestra di Identità e Democrazia.
In questa fase, infatti, la leader europea dei Conservatori di Ecr, Giorgia Meloni, è sicuramente più vicina al gruppo della destra nazionalista di Identità e Democrazia dell’alleato Matteo Salvini, che al Partito dei Popolari Europei dell’altro alleato e vicepremier Antonio Tajani.
E’ necessario ritornare anche in Europa, come già fatto in Italia, ad una chiara alternanza tra socialisti e conservatori. Basta, in sostanza, a maggioranze Ursula, come quella che negli ultimi cinque anni ha governato il Parlamento Europeo e l’Europa.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha chiarito così - nel corso di un’intervista alla testata online ‘Open'- la sua visione dell’Europa nei prossimi cinque anni.
Mai più maggioranza Ursula e mai con la sinistra, quindi, per la presidente del Consiglio che ambisce a "spostare l’asse delle scelte europee a destra e per farlo è necessario trovare "infatti, non soltanto servirà a riavvicinare l’Europa ai suoi popoli, ma permetterà anche al nostro Governo di trovare "a Bruxelles interlocutori che parlano la nostra stessa lingua politica e hanno a cuore le nostre stesse priorità".
E’ chiaro qual è l’obiettivo di Giorgia Meloni, ovvero costruire al Parlamento Europeo una maggioranza di destra. Da qui le dichiarazioni di stima nei confronti della leader francese di Rassemblement National.
Ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Un progetto che non piace al Ppe come più volte ribadito dal vicepresidente Antonio Tajani. Una lontananza in Europa che, però, secondo la presidente Giorgia Meloni non avrà ripercussioni sulla tenuta della maggioranza politica in Italia.