E' Stefano Apuzzo, 58 anni, in passato già deputato in quota Verdi e ora candidato alle elezioni Europee per Avs (Alleanza Verdi e Sinistra) l'uomo dei flash mob di queste ultime ore di campagna elettorale: dopo essere riuscito a sistemare una enorme bandiera palestinese sul Duomo di Milano, oggi, 6 giugno 2024, è riuscito a far parlare di sè con un flash mob a Roma, in piazza Colonna, dove affaccia la sede del governo, Palazzo Chigi. Con quale scopo? Quello di protestare contro quella che ha chiamato "la lobby delle armi e della caccia".
Probabilmente, in quest'ultimo scorcio di campagna elettorale, solo Riccardo Magi di Più Europa e della lista Stati Uniti d'Europa riesce a stargli dietro in tema di flash mob. Ma Stefano Apuzzo può certamente definirsi uno dei politici più esperti nonché fantasiosi a tal proposito: dopo essere salito sui cornicioni di Montecitorio, aver sistemato un bandierone palestinese sulla facciata del Duomo di Milano, oggi, se n'è inventata un'altra delle sue per porre al centro dell'attenzione mediatica una delle sue battaglie. Nello specifico, davanti Palazzo Chigi, con la collaborazione di alcuni attivisti in mimetica, maschera di Giorgia Meloni e Matteo Salvini e tanto di fucili giocattolo, ha detto il suo no alle armi e alla caccia sollecitando in tal senso la premier Meloni: "Giorgia Meloni, da che parte stai? Dalla parte del popolo o delle lobby delle armi e della caccia?"
Intervistato da Tag24.it, Stefano Apuzzo, uno dei candidati di Avs per le prossime elezioni europee, ha spiegato così l'ultimo flash mob che ha messo a segno:
Pronunciando queste parole, Stefano Apuzzo si è anche incatenato davanti Palazzo Chigi. Poi ha concluso così: