Con quale risultato il Partito Democratico di Elly Schlein potrà davvero dire di aver vinto la partita delle elezioni Europee di sabato e domenica? Non è una domanda banale per il secondo partito italiano, dietro solo a Fratelli d'Italia. Cinque anni fa, quando alla guida c'era Nicola Zingaretti, i dem raggiunsero il 22,7% delle preferenze raccogliendo oltre 6 milioni di voti e mandando all'europarlamento 19 rappresentanti. Se lunedì, al Nazareno, si tirerà la linea su questa tornata elettorale con gli stessi numeri, si tirerà fuori lo champagne dal frigo. Da anni, i sondaggi (confermati dai numeri elettorali) schiacciano il Pd attorno al 20%. Per questo ogni decimale in più, sarà accolto dalla segretaria Schlein con un sorriso. E un brindisi.
Sta di fatto che la controprova di un Partito Democratico in salute arriverà dalle elezioni amministrative. Due, in particolare, le città capoluogo di Regione al voto contemporaneamente alle Europee in cui il Pd deve vincere per far alzare le braccia al cielo ad Elly Schlein: si tratta di Bari e Firenze. Non a caso, stasera, 6 giugno 2024, la segretaria dem ha tenuto il suo 120esimo e ultimo comizio elettorale proprio in riva all'Arno:
Queste le parole della Schlein: al di là delle parole d'ordine utilizzate a livello nazionale, testimoniano che la partita di Firenze sarà la cartina di tornasole dell'umore del Pd una volta che saranno chiuse le urne.
Tra l'altro, confermarsi a Firenze, per il Pd, sarebbe importante anche perché significherebbe garantire la volata al sindaco uscente Dario Nardella, ora candidato dal Pd per l'europarlamento. E lo stesso discorso vale per Bari: il sindaco dem uscente, Antonio Decaro, ora è in corsa per un posto in Europa. Se i baresi premieranno il centrosinistra nella loro città con il candidato dem Vito Leccese, l'ex primo cittadino potrà molto probabilmente contare già su una buona fetta di elettorato.
Intanto, Schlein l'ha messa così:
Ma l'ultima parola spetta agli elettori.