11 Jun, 2024 - 11:44

Green sul pugno a Poole: "Dopo ero imbarazzato. Sarò arrivato 20 volte in ritardo agli allenamenti"

Green sul pugno a Poole: "Dopo ero imbarazzato. Sarò arrivato 20 volte in ritardo agli allenamenti"

Negli ultimi anni, Draymond Green si è reso protagonista di episodi bruttissimi che non c'entrano nulla con lo sport e il basket. Il giocatore dei Golden State Warriors, infatti, ha oltrepassato il limite diverse volte tanto che la NBA lo ha squalificato per diverse partite nella stagione 2023-2024. In quel caso il motivo era stato un pugno a Jusuf Nurkic mentre si stava giocando Golden State Warriors-Phoenix Suns. Un episodio simile, comunque, era accaduto nel 2022 durante un allenamento della squadra di Kerr. Green dopo un battibecco con Poole, ha rifilato un pugno all'ex giocatore numero 5 dei Warriors nello stupore generale. Dopo quasi 2 anni, il numero 23 è tornato a parlare dell'accaduto nel suo podcast, scusandosi di fatto con l'attuale giocatore dei Washington Wizards.

Pugno di Green a Poole: "Ho rovinato tutto"

L'episodio, a vederlo nelle immagini, è ancora più brutto anche se Green già nel luglio 2023 ne aveva parlato. In quel caso però non erano state parole di scuse:

virgolette
"Ovviamente un dialogo si sviluppa nel corso del tempo e non vieni provocato in quella maniera tanto in fretta. Questa è una squadra, non c’è nessuno nella mia squadra che riesca a provocarmi così all’istante. Sappiamo che tra uomini ci sono cose che non si dicono. Sappiamo che ci sono cose su cui devi prendere posizione".

In quel caso, dunque, da queste parole, sembra che il litigio sia avvenuto per una lunga discussione e non per un caso isolato. Green, nel suo podcast però, si è scusato dicendo:

virgolette
"Ero imbarazzato dopo l'incidente con Poole. Sarò arrivato 20 volte in ritardo agli allenamenti. Prendere un giovane sotto la propria ala e vederlo avere successo è la sensazione più bella di tutte. Per me è stato così con Jordan. Quando l'ho preso sotto la mia ala e l'ho visto avere successo, è stata la migliore sensazione possibile per me. Uno dei momenti peggiori, invece, è stato vedergli firmare il contratto al massimo salariale e non poter essere con lui a festeggiare: è tutta colpa mia. Non mi nascondo dai miei errori: ho rovinato tutto".

NBA, Boston comanda la finale con Dallas

Intanto in NBA si stanno giocando le finals che quest'anno vede di fronte i Boston Celtics con Dallas Mavericks. Il cammino delle due squadre è stato ben diverso sin dalla regular season. La squadra di Mazzulla, infatti, ha fatto un percorso straordinario vincendo 64 partite su 81 totali e staccando di tanto i New York Knicks che sono arrivati secondi. Ai playoff poi hanno vinto contro Miami per 4-1, contro Cleveland con lo stesso risultato e con Indiana per 4-0. Le energie fisiche, dunque, sono state distribuite bene dai Celtics. Dall'altra parte, invece, Dallas è arrivata quinta nella Western Conference e ai playoff ha vinto contro i Los Angeles Clippers per 4-2, contro Oklahoma con lo stesso risultato e contro Minnesota per 4-1. A livello di energie, dunque, ha sicuramente speso di più la squadra di Jason Kidd. Nelle prime due partite delle NBA Finals, infatti, si è vista una superiorità anche fisica di Boston che ha trovato il 2-0.

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Daniele Morico
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