Un post sul blog con un'intervista a se stesso. Beppe Grillo segna cosi' il suo ritorno sulla scena politica dei Cinque stelle, dopo il silenzio, secondo alcuni "assordante", dell'ultima campagna elettorale in cui Giuseppe Conte "molto si e' speso senza mai derogare alle regole del Movimento" e le critiche ex post, fatte dal fondatore a teatro, al risultato delle urne decisamente deludente per il Movimento. Il garante del M5s smorza i toni del rimprovero, sempre con l'intonazione fra il serio e il faceto; tiene sul baluardo del limite dei due mandati per gli incarichi dei parlamentari, da mettere, a suo giudizio, finanche in Costituzione, ma guarda al futuro e lo delinea insieme a Conte con cui, assicura, e' "d'accordo". "Non ci sciogliamo", puntualizza. Se dal quartiere generale dell'ex premier non filtra alcun commento, lascia traccia la 'stilettata' della pentastellata Alessandra Todde, neo presidente della Regione Sardegna.
A chi le chiede un commento sullo scontro fra i due, replica: "Il Movimento 5 Stelle non e' padronale, ma e' una comunita' di persone, una classe dirigente che decidera' liberamente cosa fare del proprio futuro. Mi sono stufata di chi, in contesti di questo genere, quando si vince pensa che la vittoria sia di tutti e quando si perde crede che sia di uno solo. Credo che la maturita' di un contesto politico si possa far vedere dalla reazione della propria comunita'". Per Todde, bisogna "fare politica con la P maiuscola, una politica matura e, soprattutto, confrontandosi sui temi e sulla propria identita'. E' un percorso che faremo, lo faremo al piu' presto con il presidente Conte".