Chi è Dedelate? Si tratta di un giovane urban climber conosciuto principalmente per le sue imprese coraggiose che lo vedono arrampicarsi su monumenti o palazzi storici della città di Milano per poi postare tutto sui social.
L’ultimo episodio è accaduto proprio ieri sera, durante il concerto di Sfera Ebbasta, quando il giovane, sprezzante del pericolo, è salito sul tetto dello stadio di San Siro e ha immortalato tutto con un carosello di video e foto.
Le immagini di tale impresa sono subito state pubblicate su Instagram dal ragazzo stesso e in poco tempo hanno fatto il giro dei social, rimbalzando anche sulle testate giornalistiche.
Il ragazzo, sempre sui social, ha anche fornito ulteriori dettagli della sua impresa confessando di non riuscire a credere di essere scappato da 80 poliziotti che hanno cercato di fermare le sue bravate illegali.
L’identità del giovane urban climber è conosciuta ma non nota per via della sua minore età. Dedelate, soprannome con il quale è da tutti conosciuto, infatti è un giovane 17enne che vive in provincia di Sondrio con i propri genitori.
Grazie alle sue scalate Dedelate è diventato in poco tempo molto famoso, soprattutto tra i più giovani e ad oggi vanta più di 100 mila follower su Instagram dove posta continuamente aggiornamenti sulla sua vita e sulle sue imprese.
La particolarità delle immagini pubblicate però sta nella decisione di offuscare ogni volta il proprio viso con l’effetto pixel così da non poter essere riconosciuto mentre compie tali gesti vietati.
Sui suoi social infatti appare con il proprio volto non modificato solamente quando non compie imprese pericolose o illegali, spesso sponsorizzando il suo brand di abbigliamento che ha da poco aperto.
Tra le sue imprese più note, oltre l'ultima, vi è la conquista del Castello Sforzesco, quella del Teatro Ariston durante il Festival oppure, più di recente, quella che lo vede raggiungere la vetta del Duomo di Milano facendosi un selfie di fianco alla Madonnina.
Proprio per questa impresa illegale, le forze dell’ordine hanno eseguito degli accertamenti investigativi secondo i quali pare che il 17enne abbia utilizzato l’impalcatura esterna per salire sulle terrazze della Cattedrale e da lì si sarebbe issato sulla struttura che sorregge il simbolo della città così da riprendersi a petto nudo e con il dito medio alzato oscurando il viso e postando tutto sul proprio profilo social.
Ogni mese, il giovane diventa protagonista di una sfida che mette a repentaglio la propria vita, e che vede follower moltiplicati con il rischio che si generi un pericoloso effetto emulazione.
Le sue imprese però, oltre la fama su interne gli sono valsi anche una denuncia per invasione di edifici e danneggiamento.
Ciò che fa Dedelate si chiama Urban climbing o Street Boulder ed è una disciplina sportiva che si è sviluppata in molte città europee già a partire dagli anni 2000.
Si tratta di un'attività strettamente legata al mondo dell’arrampicata che in Italia viaggia al limite della legalità con eventi di flash mob e in seguito veri e propri contest organizzati legalmente in collaborazione con comuni e autorità.
Nel nostro Paese, il primo street boulder legale è stato organizzato a Genova nel 2008 e ad oggi, sono moltissime altre le città in cui si organizzano questi eventi e che vedono la partecipazioni di altrettanti giovani incuriositi e spinti dalla voglia di imparare.
Di fatto, come suggerisce anche il nome della disciplina, l’Urban climbing consiste nell’arrampicata nelle aree urbane che possono essere: mura, case, colonne o palazzi fino ad arrivare anche a monumenti importanti come nel caso di Dedelate.