25 Jun, 2024 - 18:58

Come si forma una tromba d'aria? Quali sono le cause, i rischi e come proteggersi

Come si forma una tromba d'aria? Quali sono le cause, i rischi e come proteggersi

Le trombe d'aria, dette anche tornado, sono tra i fenomeni meteo più estremi e spesso, quando si verificano nei centri urbani e nelle zone abitate, provocano danni ingenti coinvolgendo anche le persone. In estate il rischio di questo evento aumenta, specialmente in alcune zone d'Italia. Perchè succede? Vediamo quali sono le cause principali e come proteggersi per evitare rischi.

Come si forma una tromba d'aria

La tromba d'aria è un fenomeno meteo molto violento che coinvolge enormi masse d'aria provocando l'aumento di intensità del vento che può arrivare fino a 500 chilometri l'ora. Si verifica spesso in concomitanza con condizioni di maltempo e temporali.

Ha una caratteristica forma di vortice ad imbuto, per cui è facilmente riconoscibile, ma anche perchè causa danni specialmente nelle zone urbane, scoperchiando tetti, sradicando alberi e spazzando via oggetti e parti di edifici. Con conseguente rischio elevato di incidenti che coinvolgono le persone, oltre che le abitazioni.

Anche se il fenomeno stato ampiamente studiato in meteorologia, ci sono alcuni meccanismi alla base della formazione che sono ancora ignoti. Quello che è certo è che la condizione favorevole per le trombe d'aria è la presenza di aria caldo umida vicino al suolo terrestre e contemporaneamente di correnti fredde in alta quota, con correnti che vanno in diverse direzioni. Da questo scontro infatti, si può generare una cella temporalesca con formazione di un vortice d'aria.

Cause

Le cause principali di una tromba d'aria sono da ricercarsi nella formazione di una nube temporalesca in alta quota che coinvolge una massa d'aria fredda. Con la risalita dell'aria caldo umida che solitamente si trova più in basso si può quindi formare una sorta di "risucchio" che genera così una colonna d'aria con venti violenti all'interno che possono arrivare fino a 300 o 500 Km/h.

Per questi motivi, il periodo più frequente è da giugno a settembre, cioè quando a terra e nel mare la temperatura è più elevata.  Solitamente il fenomeno dura dai 10 ai 20 minuti, ma spostandosi velocemente, quando tocca terra può provocare danni perchè spazza via terra e polvere dal suolo, ma nelle aree urbane può coinvolgere anche case, auto, alberi e persone.

Come proteggersi

Una tromba d'aria non è facilmente prevedibile. Per questo, la maggior parte delle volte è causa di incidenti e danni. La prima regola di prevenzione però resta sempre quella di seguire i consigli dei bollettini di allerta meteo.

Nel caso sia previsto un forte temporale, può esserci anche il rischio che si formino questi fenomeni. Quindi meglio non restare in spiaggia o in montagna, o comunque all'aperto, ma trovare un riparo. Questo vale anche per proteggersi dai fulmini.

Se si viene sorpresi dall'evento in zone poco riparate non mettersi sotto gli alberi o nelle aree più esposte al vento. Non rifugiarsi in auto perchè c'è pericolo che il veicolo venga colpito da oggetti, alberi o segnali stradali. Anche in case, evitare di rimanere accanto alle finestre perchè i vetri potrebbero rompersi.

Quali sono le zone più a rischio trombe d'aria in Italia

L'Italia è tra le zone più colpite dalle trombe d'aria. In minore incidenza anche di quelle marine. Specialmente in alcune regioni, che sono più a rischio perchè più favorevoli alle condizioni meteo che causano il fenomeno. I disastri causati da eventi meteo estremi, anche a causa del cambiamento climatico sono in aumento.

Le temperature estive sempre più elevate, sia del suolo terrestre che delle acque superficiali possono contribuire alla formazione del fronte caldo che viene risucchiato in alta quota. L'intensificazione della frequenza negli ultimi anni ha coinvolto soprattutto le regioni tirreniche e la Pianura Padana. Con picchi, tra i mesi di giugno e ottobre, che secondo le statistiche sono avvenuti in queste aree:

  • Costa Tosco-laziale
  • Piemonte
  • Lombardia
  • Veneto
  • Friuli Venezia Giulia
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Valentina Simonetti
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