La scadenza per il pagamento delle tasse si avvicina: entro il 1° luglio, i contribuenti devono versare il saldo e i primi acconti IRPEF. Tuttavia, chi non riesce a rispettare questa data può usufruire di un ulteriore mese con una sanzione ridotta applicando una maggiorazione dello 0,4%. Per il 2024, il calendario delle scadenze è diverso per le partite IVA soggette agli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) a causa dell'introduzione del concordato preventivo biennale. Vediamo in dettaglio tutte le novità.
Per i contribuenti ordinari, le date fondamentali sono:
I contribuenti ISA e quelli in regime forfettario hanno scadenze diverse a causa del debutto del concordato preventivo biennale. Le date per il pagamento sono:
Per i contribuenti in regime forfettario e dei minimi, l'imposta sostitutiva deve essere versata nella misura del 5% per i primi cinque anni e del 15% per gli anni successivi, con un limite massimo di ricavi o compensi di 85.000 euro. È fondamentale rispettare le seguenti regole:
L'imposta deve essere calcolata e versata tramite il modello F24. Per importi inferiori a 51,65 euro l'acconto non è dovuto, mentre per importi tra 51,65 e 257,52 euro l'acconto deve essere pagato in un'unica soluzione entro il 30 novembre 2024. Per importi superiori a 257,52 euro, il versamento deve essere effettuato in due rate: la prima entro il 31 luglio e la seconda entro il 30 novembre 2024.
L'introduzione del concordato preventivo biennale ha portato a un rinvio delle scadenze per i contribuenti ISA e forfettari, coordinando le tempistiche di adesione al nuovo strumento introdotto dalla riforma fiscale. Il software per la proposta di concordato degli ISA è stato rilasciato il 15 giugno, mentre quello per i forfettari sarà disponibile dal 15 luglio.
Il decreto legislativo correttivo approvato dal Governo il 20 giugno 2024 ha quindi chiarito che ci sono ulteriori 30 giorni di tempo per pagare con la maggiorazione ridotta dello 0,4%. Questo permette ai contribuenti di effettuare i versamenti entro il 30 agosto 2024.
La proroga riguarda vari tipi di versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, tra cui:
Il termine del 31 luglio 2024 si applica anche al versamento del saldo 2023 e del primo acconto 2024 dei contributi dovuti da artigiani, commercianti e professionisti iscritti alle relative Gestioni dell'INPS.
I contribuenti possono scegliere di rateizzare il saldo e il primo acconto in rate mensili, da versare entro il 16 del mese successivo, con una maggiorazione degli interessi. La rateizzazione deve concludersi entro dicembre 2024.