I gatti rossi hanno la fama di essere felini molto speciali in quanto hanno caratteristiche che li rendono fuori dal comune. Oltre al classico colore rossiccio, che ispira coccole e tenerezze, trasmettono un immediato senso di simpatia e sanno entrare in sintonia con gli esseri umani più di altri esemplari della stessa specie. Ma quali sono i motivi che spingono a credere che il gatto rosso sia un micio dalle doti esclusive, portatore di gioia e fortuna? Scopritelo leggendo il nostro approfondimento, dopodiché vorrete di sicuro adottare un micetto dal manto rosso.
I gatti rossi sono poco diffusi e quindi vengono ritenuti rari, e un po' in questo risiede parte della loro unicità. La tipica colorazione del gatto rosso, poi, è un altro elemento che lo rende accattivante e unico: che sia di un bel arancio brillante o color mattone, oppure che viri verso nuance più tenui, attraversate da strisce, spirali o macchie color crema, il pelo di questa tipologia di felino è bello da vedere e soffice da accarezzare.
L'arancione è un colore che simboleggia la solarità, la gioia e la voglia di vivere: avere un gatto di questa colorazione ci trasmette dunque un senso di calore e vitalità, infondendoci un immediato stato di benessere. Sarà anche per questo che il gatto rosso è molto ambito e rende l'atmosfera casalinga gioiosa.
L'istintivo senso di simpatia che i gatti rossi ispirano porta molte persone a ritenere che a questi felini sia associato un carattere affettuoso, amichevole e giocherellone. In realtà, non esistono prove scientifiche che avvalorano queste credenze, anche se molti padroni di gatti rossi sarebbero pronti a giurare sulle incredibili doti caratteriali dei loro amati felini.
La quasi totalità dei gatti rossi è di genere maschile. Questo accade perché nel cromosoma X può essere contenuto il gene "Orange", che produce la feomelanina, responsabile della colorazione aranciata del manto. Poiché i gatti maschi hanno un solo cromosoma X, qualora il gene contenuto sia di questo tipo, assumeranno il colore rosso. Invece, le femmine hanno due cromosomi X, e uno di questi può risultare dominante, oscurando quello portatore del colore rosso o riproducendolo solo in parte sotto forma di macchie.
Dunque, poiché nella femmina le variabili sono maggiori, saranno i gatti di sesso maschile ad avere più probabilità di "sfoggiare" il classico manto rossiccio. Inoltre, per assumere questa colorazione, una femmina deve avere un papà tutto rosso e una mamma anche di questo colore o perlomeno a macchie. Invece, il maschio rosso può essere nato da una mamma tutta rossa o a macchie e il papà di qualsiasi colore.
In alcuni Paesi orientali, è diffusa la credenza che un gatto rosso porti prosperità e buona sorte a chi lo possiede, circostanza che accresce i loro indubbio fascino. Nel folklore nipponico, averne uno in casa evita che gli spiriti maligni possano entrare nell'abitazione, mentre nella tradizione marinara britannica, un gatto rosso a bordo assicurava la fortuna del viaggio e un pescato abbondante.
Il loro aspetto vitale e gioioso ha fatto sì che molti protagonisti di storie fantastiche avessero il loro aspetto, come il mitico Garfiled o il Gatto con gli stivali nella versione Disney. Gli estimatori di Audrey Hepburn non potranno dimenticare il micio dell'attrice sul set di Colazione da Tiffany, chiamato nella versione italiana semplicemente "gatto", mentre in quella americana è Orangey, in onore del manto aranciato.
Si racconta che Orangey avesse un carattere molto vivace e curioso, e spesso fuggiva, bloccando le riprese anche per alcune ore. Inoltre, reagiva in modo aggressivo nei confronti dei membri della troupe e venne così definito "Il gatto più cattivo del mondo". Un appellativo poco in linea con quanto si dice di solito di questa tipologia di gatti: forse i ritmi cinematografici non erano in linea con la sua ambizione di tranquillità.