Alert dal Fisco e rischio pignoramento. È sottile il filo che lega chi non paga i debiti esattoriali all'avvio di procedure cautelari ed esecutive. L'Agenzia delle Entrate - Riscossione a chi non paga notifica diversi avvisi, preavvisi e solleciti.
Non si tratta di semplici comunicazioni che indicano la presenza del mancato saldo della cartella esattoriale o dell'avviso di pagamento, ma preannunciano l'arrivo della procedura di recupero del credito.
In altre parole, gli alert dal fisco rappresentano una sorta di promemoria che avvisa che dice: "Ehi, hai dimenticato di pagare la cartella esattoriale o l'avviso! Ma tranquillo, puoi pagare tutto anche a rate prima che inizino il pignoramento o il fermo del veicolo". Vediamo insieme quali sono gli alert dal Fisco e quando si rischia il pignoramento.
L'Agenzia delle Entrate-Riscossione invia diverse tipologie di alert ai contribuenti che non hanno pagato i propri debiti esattoriali. Questi avvisi servono per informare il cittadino delle imminenti azioni di recupero credito che potrebbero essere intraprese, come il pignoramento o il fermo amministrativo del mezzo di trasporto.
È importante prestare attenzione a queste notifiche e non ignorarle, in quanto rappresentano un'occasione per regolarizzare la propria posizione con il Fisco evitando conseguenze più gravi.
Ecco un elenco delle principali notifiche inviate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione:
Si tratta di atti utilizzati dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione per comunicare ai contribuenti interessati tutte le informazioni riguardanti le procedure di recupero crediti o di esecuzione forzata.
Come riportato da fiscooggi.it, gli avvisi inviati dal fisco non sono da considerarsi promemoria con l'invito a regolarizzare i pagamenti dovuti.
Il sollecito di pagamento, in particolare, viene recapitato dall'Agenzia delle Entrate - Riscossione tramite posta ordinaria. Sebbene possa sembrare un semplice avviso, in realtà rappresenta un'importante comunicazione che richiede la tua attenzione.
Per i debiti di importo inferiore a mille euro, la legge (legge n. 228/2012, articolo 1, comma 544) stabilisce che le procedure cautelari o esecutive non possono essere avviate prima di 120 giorni dall'invio del sollecito di pagamento.
All'interno di tale comunicazione vengono specificate le modalità per il pagamento o la rateizzazione del debito relativo alle cartelle esattoriale contestate.
Inoltre, vengono evidenziati l'importo totale del debito comprensivo di interessi e sanzioni, l'anno di riferimento e l'identificazione dell'ente creditore.
È fondamentale sottolineare che, prima di procedere con il pignoramento dei beni del contribuente (ad esempio, con il fermo amministrativo di un veicolo o l'ipoteca su un immobile), il fisco invia un preavviso che concede un termine di 30 giorni per regolarizzare la propria posizione debitoria.
Gli avvisi di pagamento dell'Agenzia delle Entrate sono disponibili nei seguenti modi:
È importante sapere che prima di procedere con il fermo di un veicolo per il mancato pagamento dei debiti esattoriali, l'agente della Riscossione è obbligato a notificare una comunicazione preventiva al proprietario. Tale comunicazione concede un termine di 30 giorni dalla notifica per provvedere al pagamento o alla rateizzazione del debito.
In caso di mancato pagamento o di mancata adesione a un piano di rateizzazione, l'Ente impositore procederà all'iscrizione del fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e nel registro dei veicoli.
Tuttavia, è importante sottolineare che l'Agenzia delle Entrate - Riscossione non può sempre applicare le ganasce al veicolo.
In particolare, se entro 30 giorni dalla notifica della comunicazione il proprietario dimostra che il veicolo è utilizzato per lavoro o da una persona con disabilità, l'ente impositore non potrà procedere con il fermo amministrativo.
Il preavviso inviato dall'Agenzia delle Entrate - Riscossione contiene tutte le informazioni relative a:
Se hai debiti esattoriali di oltre 20.000 euro e possiedi un immobile, prima che l'ente impositore iscriva un'ipoteca su di esso per il recupero del credito (per un importo pari al doppio del credito complessivo per cui si procede), riceverai un avviso preventivo.
In questo caso, hai 30 giorni di tempo per saldare il debito o richiedere l'adesione a un piano di rateizzazione. Il preavviso di ipoteca viene inviato tramite raccomandata.
Se dalla notifica della cartella esattoriale è trascorso più di un anno senza il pagamento del dovuto e senza che l'Agenzia delle Entrate - Riscossione abbia inviato un avviso di intimazione, l'atto di pagamento perde validità dopo un anno dalla sua notifica. Pertanto, deve essere rinotificato nuovamente.
Diversamente, se l'agente della Riscossione ha notificato l'avviso di intimazione, hai 5 giorni di tempo dalla data della notifica per saldare il debito o rateizzarlo.
Per verificare se hai problemi o questioni pendenti con l'Agenzia delle Entrate, puoi seguire i seguenti passaggi: