29 Jun, 2024 - 11:05

Rottamazione quater 2024: quinta rata in scadenza il 31 luglio 2024. Ecco tutto quello che devi sapere

Rottamazione quater 2024: quinta rata in scadenza il 31 luglio 2024. Ecco tutto quello che devi sapere

Rottamazione quater 2024, quinta rata in scadenza. Il 31 luglio 2024 è l'ultimo giorno disponibile per pagare la quinta rata della Definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Si tratta di una scadenza molto importante per chi ha scelto la modalità di pagamento dilazionato. Vediamo insieme cosa comporta il pagamento di questa rata e quanti giorni di tolleranza sono ammessi per le rate della Rottamazione quater 2024.

Rottamazione quater 2024: quinta rata in scadenza

Partendo dal presupposto che rispettare la scadenza è vitale per non perdere i benefici della misura agevolativa, secondo la legge ci sono cinque giorni extra rispetto alla scadenza iniziale del 31 luglio 2024, il che dà ai contribuenti un po' di tempo in più per organizzarsi e completare il pagamento. Pertanto, il pagamento viene considerato tempestivo se effettuato entro il 5 agosto 2024

Va detto che le rate in scadenza della Rottamazione quater interessano anche chi è stato colpito dall'alluvione di maggio 2023 e vive nelle aree specificate nel decreto legge n. 61/2023, conosciuto anche come il "decreto Alluvione". Tuttavia, per questi contribuenti scatta il pagamento della quarta rata seguendo un calendario speciale definito per le zone colpite, in scadenza il 31 agosto 2024. Pertanto, grazie ai 5 giorni di tolleranza, il versamento viene considerato tempestivo se effettuato entro il 5 settembre 2024.

È importante sottolineare che si tratta di scadenze ritenute valide, se  i contribuenti sono in regola con le rate precedenti.

Il pagamento può essere effettuato tramite i moduli inviati dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Tuttavia, è possibile scaricare tali moduli anche online, tramite il sito della Riscossione.

Come si paga la quinta rata della Definizione agevolata

Secondo fiscooggi.it, esistono diverse modalità per pagare online. I contribuenti possono effettuare il pagamento collegandosi direttamente con il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate -  Riscossione. Aperto il  sito, sarà sufficiente cliccare sulla casella "paga on-line" e seguire i semplici passaggi.

Si tratta di un metodo di pagamento intuitivo e rapido, che di completare tutti i passaggi legati al versamento della quinta rata della Rottamazione quater in pochi minuti.

Un'altra opzione, anche molto utilizzata è  l’App Equiclick tramite pagoPa, si tratta della piattaforma digitale per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione.

In alternativa è possibile versare le rate della Definizione agevolata utilizzando  i canali telematici delle banche, Poste Italiane e altri prestatori di servizi di pagamento (Psp) che aderiscono a pagoPa.

Se salto la quinta rata della Rottamazione quater cosa succede?

 È importante sottolineare che la Rottamazione quater riguarda i debiti affidati all'Agenzia della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. La misura agevolativa è stata istituita dalla legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022).

Attualmente, sono agevolati nel pagamento dei debiti esattoriali solo coloro che hanno aderito nei termini alla misura. In quanto, la finalità della Rottamazione quater è quella di pagare solo l'importo dovuto come capitale, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica.

I contribuenti che hanno aderito alla Definizione agevolata non pagano le somme relative a sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio.

L'importo del debito, grazie alla Rottamazione quater delle cartelle esattoriali, è stato ridotto significativamente.

In sostanza, la Rottamazione quater rappresenta un importante vantaggio per tutti coloro che hanno aderito alla misura. È fondamentale rispettare le scadenze e utilizzare i canali di pagamento appropriati per non perdere i benefici offerti da questa misura.

In caso di mancato pagamento o se il pagamento avviene oltre il termine ultimo o per importi parziali, il contribuente perde tutti i benefici della misura agevolativa. Inoltre, in questi casi l'Agenzia delle Entrate-Riscossione considera i versamenti effettuati a titolo di acconto sulle somme dovute.

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Antonella Tortora
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