Quando l'accesso del cane è consentito in piscina, la possibilità di sguazzare felice nell'acqua può essere un momento di grande gioia e benessere per il nostro amico a quattro zampe. Afa e caldo non gli fanno di certo bene e la possibilità di godere di un po' di refrigerio è una grande risorsa in estate. Inoltre, se il nostro pelosetto manifesta doti da buon nuotatore, la permanenza in piscina gli consente di dare sfogo alla sua naturale vitalità, trasformandosi in una salutare seduta di fitness. Come per le persone, però, la piscina può essere un luogo dove si annidano alcuni rischi per la salute del nostro cane. Conoscerli e prevenirli è un modo per assicurare il benessere di Fido e la nostra tranquillità.
Quando portiamo il nostro cane in piscina nelle strutture dove la sua presenza è consentita, dobbiamo considerare la possibilità di incorrere in alcuni pericoli per la sua salute, come la presenza di virus, batteri e protozoi.
Questi agenti patogeni possono utilizzare l'acqua come vettore ed entrare in contatto con l'organismo del nostro animale per ingestione o contatto. La contaminazione di tipo microbica avviene quando l'acqua della piscina o il sistema idrico non è stato sanificato a dovere. Le conseguenze per la salute possono essere varie, come gastroenteriti, eczemi o congiuntiviti.
Anche l'ingestione eccessiva di acqua della piscina può essere dannosa, non tanto per la percentuale di cloro contenuta in essa, necessaria a consentire l'opportuna sanificazione e non particolarmente nociva per il cane, ma soprattutto perché può dare adito a scompensi elettrolitici e comportare così gravi conseguenze.
Altri rischi sono collegati alla temperatura dell'acqua, che deve essere né troppo fredda, né troppo calda, in modo da non provocare uno shock termico nella bestiola.
Inoltre, se la struttura ha un giardino, si dovrebbe fare attenzione anche la possibilità che il cane prenda pulci, zecche o altri parassiti. Questo pericolo esiste quando gli spazi della struttura sono frequentati da altri animali già infestati, che possono contaminare i luoghi condivisi.
Quando frequentiamo abitualmente una piscina con il nostro cane, sia per svago che per praticare attività sportive cinofile, assicuriamoci in primo luogo che abbia una certa familiarità con l'acqua e testiamo le sue abilità di nuotatore per gradi, restando sempre al suo fianco.
Quando il cane è in acqua, anche se si dimostra un perfetto nuotatore, non va mai lasciato da solo, e la stessa regola vale anche quando siamo a bordo piscina, per evitare che si tuffi senza il nostro benestare. Scegliere poi una struttura dove ci siano delle rampe di risalita per animali agevola di sicuro la sensazione di sicurezza.
Prima di entrare in acqua e ogni volta che esce, è necessario fare al cane una doccia, eventualmente utilizzando un prodotto disinfettante specifico, e asciugarlo con cura, soprattutto nella zona delle orecchie, dove il ristagno di acqua può esser causa di otiti o infezioni. Una volta tornati a casa, controllate bene il suo manto per scovare eventuali parassiti o ferite aperte, prodotte dalle parti contundenti della vasca.
Inoltre, trattate sempre il vostro cane con antiparassitari per perseverare anche la salute di altri animali presenti negli spazi della piscina e proteggetelo dai raggi solari con prodotti schermanti adatti alle sue esigenze e alla tipologia di pelo.
Ricordate anche che un cane di taglia media dovrebbe restare in acqua non più di 30 minuti, riducendo i tempi se la temperatura risulta bassa. Fuori dall'acqua, fatelo riposare in un luogo fresco e lontano da fonti di calore, assicurandogli sempre una ciotola di acqua fresca.