10 Jul, 2024 - 15:18

Migliori università d’Europa 2025: prima italiana al 38o posto

Migliori università d’Europa 2025: prima italiana al 38o posto

Il Politecnico di Milano si posiziona come la migliore università italiana nella QS World University Rankings: Europe 2025, scalando nove posizioni e raggiungendo il 38° posto. Questo risultato lo rende il primo ateneo italiano nella classifica europea. Il Politecnico si distingue per la sua eccellenza accademica e la ricerca avanzata, elementi che contribuiscono alla sua forte presenza internazionale.

Migliori università d’Europa: le prestazioni delle università italiane

Nella classifica 2025, l'Italia è rappresentata da 51 università, di cui 24 hanno migliorato la loro posizione rispetto all'anno precedente, 2 sono rimaste stabili e 25 hanno subito un calo. In particolare, quattro università italiane si collocano tra le prime 100 in Europa e 14 tra le prime 200. Tra queste spiccano l'Università di Bologna, che entra nella top 50, e la Sapienza Università di Roma, che mantiene una posizione rilevante (66°).

Migliori università d’Europa: chi sale sul podio

Il podio delle migliori università europee vede al primo posto il Politecnico di Zurigo (ETH Zurich), seguito dall'Imperial College di Londra e dalla Università di Oxford, che scende al terzo posto. Questi istituti sono noti per la loro eccellenza accademica e la loro avanzata ricerca, mantenendo una forte presenza internazionale.

Migliori università d’Europa: la top 10

  1. ETH Zurich (Politecnico di Zurigo)
  2. Imperial College London
  3. University of Oxford
  4. Psl Research University, Paris
  5. EPFL, Losanna
  6. University College London
  7. University of Cambridge
  8. Universität München
  9. Universität Heidelberg
  10. Universität Berlin

Performance delle università italiane

Come accennato, il Politecnico di Milano si conferma il primo ateneo italiano, piazzandosi al 38° posto. Questo risultato riflette l'eccellenza nelle aree della ricerca e dell'innovazione tecnologica, con un forte focus sulla qualità dell'insegnamento e delle infrastrutture.

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna si colloca al 48° posto, salendo di ben 30 posizioni rispetto all'anno precedente. Questo avanzamento è attribuibile al miglioramento della qualità della ricerca e alla crescente reputazione internazionale.

La Sapienza di Roma, pur scendendo di un posto rispetto all'anno precedente, si posiziona al 66° posto a livello europeo. L'ateneo è noto per la sua vasta offerta formativa e per il contributo significativo nella ricerca accademica.

Infine, l’Università di Padova sale di 2 posizioni, posizionandosi all’87° posto.

Il caso dell’Università del Salento

Degno di nota è l'Università del Salento, che ha registrato una crescita significativa, salendo di 65 posizioni e raggiungendo il 419° posto. Questo miglioramento è dovuto all'incremento delle attività di ricerca e al potenziamento delle infrastrutture accademiche.

La classifica delle università italiane nella QS World University Rankings: Europe 2025

UNIVERSITÀPOSIZIONE 2024POSIZIONE 2025VARIAZIONEPOSIZIONE CLASSIFICA MONDIALE
Politecnico di Milano4738+9111
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna7848+30138
La Sapienza Università di Roma6566-1135
Università di Padova8987+2239
Politecnico di Torino112103+9243
Università di Milano114113+1293
Università di Pisa133136-3380
Università di Torino136138-2371
Università Cattolica del Sacro Cuore158140+18443
Università di Firenze150146+4371
Università di Napoli – Federico II154151+3345
Università di Roma Tor Vergata184167+17393
Università di Trento167186-19505
Università di Pavia194196-2440
Università Ca’ Foscari di Venezia227205+22601-610
Università di Milano – Bicocca201205-4518
Università di Genova22422-2549
Università di Siena289279+10691-700
Università di Bari294311-17801-850
Università di Salerno339315+24810-850
Università di Verona311317-6771-780
Università di Messina (UniME)346320+26751-760

Punti di forza e debolezza delle università italiane

Le università italiane superano la media europea in termini di produttività della ricerca. Per quanto riguarda punteggio medio delle pubblicazioni scientifiche per membro della facoltà, questo ammonta a 56,9, un punteggio che corrisponde a quasi il doppio della media europea. La diversità delle collaborazioni internazionali di ricerca contribuisce a punteggi elevati nell'indicatore della Rete internazionale di ricerca.

Gli atenei italiani eccellono anche nei programmi di scambio di studenti, sia in entrata che in uscita, superando la media europea. Questi programmi promuovono la mobilità internazionale e arricchiscono l'esperienza formativa degli studenti.

Nonostante i punti di forza, le università italiane mostrano debolezze nel rapporto docenti/studenti, che è meno della metà della media europea. Il numero limitato di corsi in inglese e gli investimenti relativamente bassi nell'internazionalizzazione contribuiscono a punteggi inferiori rispetto alla media europea.

Le università italiane sono sotto la media europea negli indicatori che valutano l'occupabilità dei laureati. Per migliorare questi risultati, è necessario rafforzare i collegamenti tra campus e industria e migliorare la preparazione al lavoro dei laureati, particolarmente importante nell'era dell'intelligenza artificiale.

Classifiche specifiche per indicatori chiave

L'Università Vita-Salute San Raffaele guida la classifica nazionale delle citazioni per articolo, posizionandosi al 41° posto in Europa. Questo indicatore misura l'impatto della ricerca prodotta, dimostrando l'eccellenza accademica dell'ateneo.

L'Università Vita-Salute San Raffaele è anche al primo posto in Italia per il rapporto docenti/studenti, posizionandosi al 56° posto in Europa. Segue il Politecnico di Bari, che si colloca all'86° posto.

Il Politecnico di Milano si distingue anche per la sua reputazione tra i datori di lavoro, posizionandosi al 18° posto in Europa per l'indicatore Employer Reputation. Questo risultato evidenzia la qualità della formazione offerta e la preparazione al lavoro dei suoi laureati.

L'Università di Bologna si colloca al 49° posto per la Sostenibilità, un riconoscimento del suo impegno nell'insegnamento, nella ricerca e nell'implementazione di pratiche sostenibili. Anche l'Università di Padova si posiziona tra le prime 50, con un forte focus sulle iniziative sostenibili.

Qui la classifica QS delle migliori città studentesche.

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Daniele Sforza
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