Alla vigilia dei Pirenei, il Tour de France 2024 affronta la tredicesima tappa, una delle ultime frazioni favorevoli ai velocisti. La giornata prevede una frazione di 165,3 chilometri da Agen a Pau, rappresenta un'occasione imperdibile per le ruote veloci, soprattutto considerando l'assenza del tradizionale arrivo sugli Champs-Élysées quest'anno. Anche se il percorso non presenta grandi difficoltà altimetriche, la seconda metà della tappa potrebbe riservare qualche sorpresa, grazie a un continuo saliscendi che potrebbe favorire qualche attaccante e rendere più difficile ricucire il distacco con la fuga del mattino.
La tappa inizia ad Agen con un percorso relativamente semplice e pianeggiante nella prima parte, ma con alcuni saliscendi che non dovrebbero creare problemi al gruppo. Dopo lo sprint intermedio a Nogaro (88,5 km), il profilo altimetrico diventa più impegnativo, con i GPM di 4ª categoria della Côte de Blachon (1,6 km al 6,1%) e della Côte de Simacourbe (1,8 km al 6,6%) in rapida successione. Chi vorrà anticipare i velocisti dovrà fare la differenza in questo tratto. Gli ultimi 24 chilometri sono quasi completamente pianeggianti, sebbene ci sia un'ultima piccola salita a 12 chilometri dalla fine, permettendo al gruppo di mantenere un'alta velocità fino all'arrivo a Pau.
Essendo l'ultima opportunità per una volata di gruppo prima di un durissimo weekend sui Pirenei e della terza settimana, i principali favoriti sono i velocisti. Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) è il favorito principale, forte dei suoi tre successi a Torino e Colombey-les-Deux-Eglises. L'etiope potrebbe sfruttare le salite finali per mettere in difficoltà gli altri sprinter e consolidare la sua leadership nella classifica della Maglia Verde. Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), vincitore della tappa di Saint-Amand-Montrond e tre volte sul podio in questo Tour, è un altro contendente importante. Supportato da Mathieu Van Der Poel, Philipsen deve però affrontare la perdita di due elementi del suo treno. Dylan Groenewegen (Jayco – AlUla) e Mark Cavendish (Astana – Qazaqstan) sono altri due velocisti da tenere d'occhio. Entrambi hanno già vinto una tappa in questo Tour, ma nessuno dei due è riuscito a ripetersi. La loro posizione nel finale sarà cruciale, non avendo un treno paragonabile a quello dell'Alpecin – Deceuninck.
Pascal Ackermann (Israel – Premier Tech), Arnaud De Lie (Lotto – Dstny) e Fernando Gaviria (Movistar) hanno dimostrato di poter competere, conquistando almeno un podio ciascuno. Il campione nazionale belga De Lie potrebbe essere avvantaggiato dalle salite negli ultimi 50 chilometri. Sam Bennett (Decathlon Ag2r La Mondiale), Phil Bauhaus (Bahrain Victorious) e Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) hanno avuto diverse occasioni ma non sono riusciti a ottenere risultati di rilievo. Anche i francesi Bryan Coquard (Cofidis) e Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hotels) non sono riusciti a sfruttare al meglio le loro opportunità finora. Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike) merita una menzione speciale. Tornato da un grave infortunio, ha già ottenuto buoni piazzamenti e potrebbe essere vicino alla vittoria.
Non è da escludere che la fuga possa arrivare al traguardo, a seconda del ritmo imposto dal gruppo. Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), Stefan Kung (Groupama-FDJ) e Stefan Bissegger (EF Education – EasyPost) sono alcuni dei corridori che potrebbero tentare l'impresa.