Il decreto salva-casa cambia un’altra volta con l’introduzione di alcune importanti novità, in particolar modo sugli abusi edilizi in condominio. La commissione Ambiente alla Camera ha, infatti, approvato un emendamento del decreto, nella quale viene previsto che in presenza di abusi nel condominio si potrà comune procedere con lavori di riqualificazione in un singolo appartamento.
Inoltre, viene anche previsto che nel caso in cui l’abuso sia all’interno di un singolo appartamento, allora si potrà in ogni caso procedere ai lavori sulle parti comuni dello stabile.
Nel testo, i dettagli.
I lavori sul decreto salva-casa non sono terminati e, in via di conversione in legge alla Camera, sono arrivate le prime modifiche da parte della commissione Ambiente.
Tra i primi emendamenti approvati, alcuni vanno a modificare le norme sull’edilizia libera e altre facilitano i lavori nei condomini in cui sono presenti abusi edilizi. Proprio la seconda, è una delle novità principali dell’ultimo emendamento.
Ci sono anche altre correzioni al testo, come quella riguardante le vetrate panoramiche amovibili e le tende da sole.
Spicca, inoltre, la volontà di dare alle Regioni la regia per i cambi di destinazione d’uso, da concordare con i Comuni che potranno scegliere se concedere o non concedere.
La novità principale dell’emendamento riguarda la presenza di abusi edilizi in condominio. Cosa cambia? Se ci sono abusi edilizi in condominio si potrà comunque procedere all’effettuazione di lavori di riqualificazione in un singolo appartamento.
Allo stesso modo, anche se l’abuso edilizio è all’interno di un singolo appartamento, si potranno effettuare lavori sulle parti comuni dell’edificio.
La nuova norma prevede che per dimostrare lo stato legittimo delle singole unità immobiliari non rilevano difformità inesistenti sulle parti comuni dell’edificio. Dall’altra parte, per dimostrare lo stato legittimo dell’edificio non rilevano difformità inesistenti sulle singole unità immobiliari.
Spostandoci sul fattore tempistiche, i tempi concessi per rimuoversi saranno maggiori. Attualmente, da quando arriva l’ingiunzione comunale ci sono tre mesi di tempo per intervenire: con il decreto, i mesi diventano otto.
Non solo sugli abusi edilizi in condominio, ma il decreto interviene anche su altri punti come gli interventi sui porticati e sulle tende.
Le vetrate panoramiche amovibili, in base alle previsioni del decreto, potranno essere costruite anche sui porticati in edilizia libera, ma un emendamento stabilisce che questo non vale per quei porticati sui cui c'è un diritto di uso pubblico, o comunque nei porticati esterni di un edificio che danno su uno spazio pubblico. A differenza del primo caso, in questo, serviranno dei permessi.
Le tende da sole non hanno bisogno di autorizzazioni anche le pergole bioclimatiche. Quali sono le pergole bioclimatiche? Si tratta di quelle strutture costituite da lamelle orientabili in base ai diversi agenti atmosferici. La loro funzione è quella di schermare da pioggia o sole.
L’emendamento, in modo particolare, interviene su quelle con telo retrattile. Queste dovranno essere collegate all'appartamento e non costituire uno spazio stabilmente chiuso, che andrebbe ad aumentare la metratura dell'abitazione. Inoltre, l'impatto visivo e lo stesso ingombro dovranno essere minimi.
Il decreto salva-casa è in via di conversione in legge. L’approvazione definitiva è attesa per la giornata del 28 luglio e i lavori dovrebbero chiudersi il 17 luglio, con successivo approdo in Aula del testo finale.
Ci sono, però, diverse questioni molto spigolose da definire come, per esempio, il salva-Milano e la durata del periodo transitorio tra il vecchio e il nuovo quadro normativo in tema di abitabilità.
Come abbiamo anticipato, un altro punto interessante è quello di concedere più spazio alle Regioni, in accordo con i Comuni, in materia di cambio di destinazione d’uso.