Maestro di sci, con una grande passione per il base jumping. Ecco chi era Matteo Mazza, il 37enne originario di Orsago, in provincia di Treviso, morto dopo essersi lanciato con la sua tuta alare.
L'incidente è avvenuto in Norvegia il 13 luglio 2024, ma la notizia è stata resa nota solo nelle scorse ore.
Matteo Mazza amava molto lo sport e la musica. Come riporta il Corriere del Veneto, viveva in Nuova Zelanda per gran parte dell'anno, ma spesso si spostava anche per seguire la sua passione.
Il base jumping è uno sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto da varie superfici, anche luoghi naturali, per poi atterrare con il paracadute. Il 37enne aveva scelto di farlo a Gudvangen, rinomata località turistica tra i fiordi nel sud della Norvegia.
Si è lanciato dal monte Skjerpisnuten, a circa 1.480 metri, che si affaccia sulla valle dei laghi: qualcosa, però, non ha funzionato. Matteo si è schiantato al suolo.
Immediati i soccorsi, ma per lui non c'è stato niente da fare: il corpo è stato recuperato alcune ore dopo da alcuni volontari.
Sotto shock l'intera comunità di Orsago per la tragica scomparsa di Matteo: il sindaco, Giancarlo Mion, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia.
L'ultimo saluto di familiari e amici si è stato celebrato ieri, 27 luglio, al centro polifunzionale Don Antonio Possamai della cittadina.
Matteo lascia la mamma Maura, il papà Antonio e i fratelli Alessandra, Riccardo e Olimpia. Proprio il papà lo ha ricordato come "uno spirito libero", amante della montagna.
Un incidente simile si è verificato lo scorso febbraio in provincia di Lecco: a perdere la vita un base jumper, vittima di un problema tecnico della sua tuta alare.