Hanno scioccato le frasi pronunciate dal papà di Filippo Turetta, Nicola, ma che cosa ha detto di così scandaloso durante la visita in carcere risalente allo scorso 3 dicembre 2023? L'intercettazione diffusa ai media nella giornata di ieri 27 luglio 2024 ha scatenato un'aspra polemica, non solo per ciò che è stato detto, ma anche perché hanno sollevato alcuni dubbi: è giusto diffonderle oppure no?
"Ho detto fesserie". Così si è difeso Nicola Turetta, papà di Filippo, il giovane reo-confesso del femminicidio della studentessa Giulia Cecchettin. Il 22enne, richiuso nel carcere di Montorio (Verona), ha ricevuto la visita del padre lo scorso 3 dicembre 2023, a poco meno di un mese dal terribile omicidio.
Proprio quella visita, oggi, 28 luglio 2024, è finita al centro delle polemiche per le frasi shock pronunciate dal padre del ragazzo e intercettate dalle telecamere di sicurezza della struttura. Nel colloquio, infatti, Nicola Turetta ha cercato di rassicurare il figlio, affermando:
Queste parole, però - diffuse nella giornata di ieri - sono pesate sull'uomo, linciato dall'opinione pubblica e messo alla gogna mediatica. Il colloquio, tuttavia, non è stato diffuso integralmente. Infatti, pare che in alcuni spezzoni, Turetta senior, non avrebbe nascosto l'orrore e la gravità del gesto compiuto dal figlio.
E mentre il dibattito sulla legittimità della diffusione delle intercettazione continua a infiammare gli animi, Nicola Turetta ha deciso di scusarsi pubblicamente per ciò che ha detto durante quella visita:
Amareggiato e sconfortato, Turetta ha spiegato che: "Quegli instanti per noi erano devastanti. Non sapevamo come gestirli. Vi prego, non prendete in considerazione quelle stupide frasi. Vi supplico, siate comprensivi". A riportare le scuse il Corriere della Sera, sul quale si legge che proprio in quel carcere, nei giorni precedenti, si erano verificati tre suicidi.
I tragici eventi non avrebbero fatto altro, quindi, che terrorizzare Nicola Turetta, che ha spiegato: