Pensione sospensione per alcuni: ecco quando si verifica. Come evidenziato dall'INPS nel cedolino pensionistico di agosto 2024, il mancato aggiornamento del reddito tramite il modello RED potrebbe comportare la sospensione della pensione. Analizziamo nel dettaglio le cause e le modalità di questa evenienza.
L'INPS non ammette compromessi né mezze misure: il rispetto delle regole è fondamentale per la corretta gestione dell'Istituto.
Ciò potrebbe rappresentare un problema per i pensionati che, per errore o dimenticanza, non abbiano aggiornato la propria situazione reddituale qualora il trattamento economico lo preveda.
Le recenti segnalazioni in merito hanno generato confusione tra molti pensionati. Chiariamo la situazione.
Nelle ultime settimane, circolano in rete diverse notizie sulla sospensione della pensione. Da una parte, ci sono le preoccupazioni dei pensionati, alimentate dalla divulgazione di notizie frammentarie che rischiano di creare un'eccessiva preoccupazione.
Nel mezzo, ci sono le indicazioni dell'INPS. Bisogna prestare molta attenzione, e proprio per questo partiamo da alcune premesse: l'INPS ha inviato una lettera raccomandata indicando il 15 settembre 2024 come ultima data per l’invio dei dati reddituali.
Pertanto, i pensionati che hanno ricevuto tale raccomandata devono preoccuparsi di fornire tutte le informazioni necessarie per continuare a ricevere la rendita mensile.
Con la campagna RED, l'INPS richiede ai pensionati titolari di prestazioni previdenziali o assistenziali collegate al reddito di presentare annualmente la dichiarazione dei redditi tramite il modello RED.
La dichiarazione dei redditi, presentata annualmente tramite il modello RED, è lo strumento principale attraverso cui l'Istituto verifica il diritto alla pensione e ne determina l'importo.
Nel cedolino della pensione di agosto 2024, l'INPS ha spiegato che per le pensioni parzialmente o totalmente legate al reddito, come ad esempio integrazione al minimo, maggiorazione sociale, pensione ai superstiti, i titolari che non hanno fornito i dati reddituali del 2020, nonostante i solleciti, subiranno una trattenuta del 5% sull'importo della pensione di luglio 2024, applicata nei mesi di agosto e settembre.
L'Istituto per questi pensionati ha inviato una lettera raccomandata indicando il 15 settembre 2024 come ultima data per l’invio dei dati reddituali richiesti.
Se i dati non saranno inviati entro tale data, le prestazioni legate al reddito del 2020 saranno revocate definitivamente, o, per le pensioni ai superstiti, si applicherà la massima riduzione prevista dalla legge, e verranno recuperati gli importi indebiti.
Sono obbligati a presentare la dichiarazione reddituale all'INPS tutti i pensionati titolari di prestazioni previdenziali o assistenziali collegate al reddito che si trovano in una delle seguenti situazioni:
L'INPS ha avviato una verifica dei redditi dei pensionati, applicando una trattenuta del 5% sulle pensioni di agosto e settembre per chi non ha fornito i redditi del 2020.
La trattenuta è una misura cautelativa e potrebbe portare alla revoca definitiva della pensione se la situazione non viene regolarizzata.
Per evitare la revoca, è fondamentale presentare la domanda di ricostituzione reddituale entro il 15 settembre 2024.
La domanda di ricostituzione reddituale serve a comunicare all'INPS l'aggiornamento della propria situazione reddituale e a verificare il diritto alla pensione.
La dichiarazione dei redditi tramite il modello RED può essere presentare:
La dichiarazione dei redditi tramite il modello RED può essere presentata accedendo ai servizi offerti da INPS utilizzando uno dei seguenti sistemi di autenticazione attualmente accettati: Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID); Carta d'Identità Elettronica (CIE); Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Tramite il Contact Center Multicanale il sistema telematico sviluppato dall'Istituto per dare supporto nell'utilizzo dei servizi online, raggiungibile al numero 803 164 da telefono fisso numero gratuito, mentre da cellulare al numero 06 164 164, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.
In alternativa, utilizzando i servizi resi da Caf o patronati.