Dopo quasi tre mesi di arresti domiciliari, l’ormai ex governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, può lasciare la sua villetta di Ameglia in provincia di La Spezia. Giovanni Toti era agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso, nell’ambito della maxi-inchiesta per corruzione della Procura di Genova. Venerdì scorso era arrivata la decisione di dimettersi dal ruolo di Presidente della Regione Liguria, aprendo le porte alle elezioni anticipate che si terranno il 27 e 28 ottobre.
Questa mattina – giovedì 1 agosto – la gip della Procura di Genova, Paola Faggioni, ha confermato l’accoglimento dell’istanza di revoca degli arresti domiciliari presentata dai legali di Giovanni Toti dopo la formalizzazione, da parte di quest’ultimo, delle dimissioni da governatore.
Dimissioni rivelatesi decisive per la scarcerazione. L’ex presidente, infatti, si era visto rigettare – nelle scorse settimane – due istanze di revoca dei domiciliari prima dal Gip di Genova e successivamente dal Tribunale del Riesame. In entrambi i casi la decisione era stata motivata dalla sussistenza del rischio di reiterazione dei reati essendo Toti – all’epoca – ancora Presidente della regione.
Ha scritto la gip Paola Faggioni nell'ordinanza di revoca degli arresti domiciliari.
In tarda mattina, l'ex governatore è uscito a incontrare i giornalisti che lo attendevano davanti alla sua residenza.
Sono queste le prime dichiarazioni dell’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti dopo la revoca della misura agli arresti domiciliari. Parlando con i giornalisti all’esterno della sua villetta ad Ameglia, Toti ha ironizzato riferendosi alla fortezza che l'imperatore Giuseppe II a fine Settecento trasformò nel carcere più duro della monarchia asburgica.
L’ex governatore si è detto contento e ha sottolineato che la decisione del gip riequilibra alcune decisioni del passato, poco comprensibili ribadendo che non intende opporsi al giudizio immediato perché, ha detto: siamo convinti di poter spiegare tutto quello che c'è".
Toti, infine, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa:
Due giorni fa era arrivata la richiesta di giudizio immediato della Procura della Repubblica di Genova per l’ex governatore. Il gip dovrà decidere nei prossimi giorni se sussistano le condizioni per ricorrere al rito speciale e in caso positivo fissare la data dell’eventuale processo che a questo punto potrebbe iniziare in autunno, tra ottobre e novembre, in concomitanza con le Elezioni regionali in Liguria che dovrebbero svolgersi in quelle settimane.