La maternità può essere inquietante? Scopri quando esce "Baby Ruby", un film in cui una neo-mamma si ritrova invischiata in un vortice di paura e paranoia.
Una giovane madre, alle prese con le gioie e le ansie della maternità, inizia a sospettare che qualcosa di sinistro si nasconda dietro le facciate perfette della sua vita.
Mentre cerca di proteggere la sua bambina, scopre oscuri segreti e complotti che minacciano la loro tranquillità. Un thriller psicologico che esplora le profondità dell'animo materno.
Baby Ruby esce su Netflix il 12 agosto 2024.
Il casto principale è il seguente:
Jo è un'influencer affermata, famosa per la sua immagine impeccabile e la sua vita perfettamente documentata sui social media. La sua presenza online è una vera e propria vetrina di perfezione, in cui ogni dettaglio è curato con meticolosa precisione.
Tuttavia, da quando è nata la sua bambina, Ruby, è scesa un'inquietante ombra su questo quadro idilliaco: Jo non ha ancora condiviso alcuna foto della neonata, un'assenza che, nel suo mondo, equivale a un'eternità.
Questo silenzio sui social media è l'inizio di un viaggio inquietante che esplora la fragilità della psiche umana e il lato oscuro della maternità.
Nel film d'esordio di Bess Wohl, Baby Ruby, assistiamo al progressivo smantellamento dell'equilibrio mentale di Jo. La pellicola trasforma la depressione post-partum in un vero e proprio incubo, in cui la realtà diventa sempre più sfuggente e la protagonista, interpretata da Noémie Merlant, naviga tra le acque torbide della paranoia e del dubbio.
La regista dipinge un ritratto disorientante e potente delle sfide della maternità, del conflitto tra l'identità personale e il ruolo di genitore, e della pressione di mantenere un'immagine pubblica perfetta.
Jo vive con suo marito Spencer, interpretato da Kit Harrington, in una pittoresca casa nella campagna dello stato di New York. Spencer, un macellaio etico, e Jo sembrano incarnare la vita da sogno pronta per Instagram, e aspettano con ansia e nervosismo l'arrivo del loro primo figlio.
La realtà, però, si rivela diversa da come Jo l'aveva immaginata. Sin dall'inizio della gravidanza, percepisce una sorta di respingimento da parte del bambino, un'inquietudine che cresce con la nascita di Ruby.
Wohl presenta il parto come un film horror, catturando l'inesorabile discesa di Jo nella stanchezza e nel disorientamento.
La piccola Ruby appare come un catalizzatore del malessere di Jo. La bambina piange incessantemente, un grido che risuona come un'accusa e una minaccia. Quando Ruby morde Jo mentre viene allattata, causandole sanguinamento nonostante l'apparente assenza di denti, la situazione diventa sempre più surreale e angosciante.
Nella vita di Jo si insinua Doris (Jayne Atkinson), la madre di Spencer, la cui presenza sembra minacciare il già fragile equilibrio della protagonista. È un aiuto sincero o un tentativo di usurpare il ruolo materno di Jo? La paranoia si infittisce quando Jo incontra Shelly (Meredith Hagner), una vicina con un gruppo di neomamme che sembrano vivere in una realtà perfetta, troppo perfetta. Queste donne, con le loro vite apparentemente invidiabili, accrescono il senso di inadeguatezza e isolamento di Jo.
La regia di Wohl, supportata dalla straordinaria interpretazione di Merlant, mantiene il pubblico costantemente in bilico tra realtà e illusione.
Il film si avventura nei territori inesplorati della mente di una neomamma, solleva questioni scomode e disturbanti. Wohl non offre facili risposte, né semplici domande.
Invece, invita gli spettatori a riflettere sugli orrori e le pressioni della genitorialità, sugli aspetti non detti e non mostrati di una vita che spesso si cela dietro la maschera della perfezione online.
Baby Ruby è un'esplorazione audace e avvincente dei confini tra identità, maternità e il mondo ingannevole dei social media.