Un caso in piena regola quello tra la Juventus e Federico Chiesa. La Vecchia Signora non ci ha girato intorno, così come anche il tecnico Thiago Motta, che ha parlato in privato proprio con il figlio d'arte. "Devi cercarti un'altra sistemazione", questo il succo della questione, per Motta l'esterno non è funzionale al suo tipo di gioco, deve trovarsi un'altra sistemazione. Dall'altra parte Chiesa è stato netto: via solamente per una big, anche se il rischio di rimanere ai margini a mercato concluso lo preoccupa e non poco. Una situazione di stallo "che non fa bene all'ambiente", così come sottolineato da Sergio Porrini.
L'ex difensore bianconero (1993-1997), vincitore della Champions League con la Juventus nel 1996, non ha dubbi: questa situazione non deve essere portata al limite. "Farsi la guerra non serve", afferma Porrini, anche perchè trovare la giusta quadra è necessario per entrambe le parti. C'è anche il rischio che Chiesa rimanga, per andare a scadenza naturale del contratto (giugno 2025), anche se questo vorrebbe dire molt panchina. Ma in esclusiva a Tag24, Sergio Porrini non è dello stesso avviso: "Se dimostra professionalità, potrebbe essere un valore aggiunto".
La Juventus è stata chiara con Federico Chiesa, l'azzurro deve trovarsi un'altra squadra, anche se per Sergio Porrini questo testa a testa non aiuta a trovare serenità nel mondo bianconero.
D: Giusto da parte della Juventus avere questo atteggiamento con Chiesa?
R: Sappiamo che ormai le cose vanno così; quando si va al muro contro muro succede questo, non è la prima volta e non sarà l’ultima. Diventa però spiacevole, secondo me questo rischia di infastidire tutto quello che è l’ambiente, andare in guerra non serve a nessuno.
D: Se l’aspettava tutto questo? C’è chi lo reputa eccessivo.
R: Sicuramente. Sappiamo benissimo che nel calcio di oggi il calciatore ha un peso notevole, insieme ai procuratori decidono quello che c’è da fare sotto ogni punto di vista, puntano i piedi a seconda di quello che è l’andamento del mercato. Basta un attimo per chiedere un rinnovo, ma quando trovi una società che non è disposta ad accettare alcuni ricatti, allora si parla di trattamento ingiusto. Io dico che entrambe le parti debbano venirsi incontro e trovare la quadra.
D: C’è la possibilità che Chiesa possa rimanere alla Juventus, convivendo in una situazione pesante?
R: Il tempo ci dirà cosa potrebbe succedere, è chiaro che poi serve dimostrare di essere a disposizione dell’allenatore, anche perché penso che nessuno possa privarsi id un giocatore del genere.
Solo il tempo dirà come la telenovela vedrà la sua fine, ma per Sergio Porrini il fatto che Chiesa rischi di rimanere ancora a Torino non deve essere vista come una cosa negativa.
D: In caso potrebbe essere una sorpresa proprio per la Juve stessa.
R: Assolutamente. Mi ricorda un po’ quello che successe con Rabiot: ci fu un tira e molla importante, ma alla fine rimase e fece un’annata straordinaria, all’inizio sembrava quell’uomo mercato che doveva andare via per forza. Ma poi tutto cambiò in un attimo. Io penso che le persone intelligenti siano capaci di poter ritornare sui propri passi.
D: Le sta piacendo il mercato della Juventus?
R: Si sta costruendo, il club sa chi puntare, probabilmente non si vogliono fare spese folli, al netto di un Koopmeiners che costa parecchio. Tutto questo per costruire un gruppo che in un paio d’anni possa dire la sua per la lotta scudetto; ad oggi, però, vedo l’Inter ancora molto vanti in tal senso.