Tredici anni dopo, Alexis Sanchez è pronto a tornare all'Udinese. Non un posto qualunque per il cileno, la capitale friulana è casa per l'attaccante, è lì che nacque il "Nino Maravilla". Spettacolo e magia che gli valsero le sirene delle big d'Europa: dall'Arsenal, per arrivare alla recente Inter. Adesso la scelta comandata dal cuore, mancano solamente i dettagli (contratto fino al 2025 con opzione per il secondo), ma Sanchez tornerà a casa. Esultano i tifosi, così come anche Paolo Poggi.
L'ex attaccante dell'Udinese approva la scelta della famiglia Pozzo, non solo per la qualità del cileno ma anche per "l'esperienza che riuscirà a portare, così da poter raggiungere la salvezza il più velocemente possibile". Molti già sognano l'accoppiata Sanchez-Deulofeu, ma Poggi su questo è chiaro: "Prematuro parlarne, anche perchè lo spagnolo deve ritrovare la forma migliore dopo il grave infortunio", sottolinea Paolo Poggi in esclusiva a Tag24.
Alexis Sanchez è pronto a riabbracciare il suo primo amore, l'Udinese, con Paolo Poggi soddisfatto per la mossa del club friulano.
D: Sanchez pronto a tornare: è il colpo per una salvezza più tranquilla?
R: La società sta facendo un mercato interessante, molto movimentato, sembra che stia andando a coprire le lacune delle ultime due stagioni. Poi certo, se dovesse arrivare anche Sanchez, aumenterebbe la qualità ma soprattutto l’esperienza e le motivazioni che si possono ricreare nell’ambiente Udinese.
D: Ci crede nei cavalli di ritorno?
R: Le motivazioni ce le avrebbe, ogni cavallo di ritorno è diverso dall'altro. Conta molto l’ambiente dove si torna, è logico che il Sanchez di dieci anni fa nono sarebbe tornato; però penso che la sua presenza non sia solo una mossa tecnica, ma abbia un significato molto più ampio, un punto di riferimento anche per i più giovani. Se l’operazione si farà, dovrà essere giudicata a posteriori.
I tifosi non vedono l'ora, già immaginano in campo l'accoppiata Sanchez-Deulofeu. Ma Paolo Poggi analizza questa possibilità da un altro punto di vista.
D: Sanchez e Deulofeu possono coesistere?
R: Partiamo dal presupposto che sono due giocatori importanti; poi dipenderà dalle condizioni fisiche di Deulofeu, che preoccupano molto, per passare a quelle che saranno le idee dell’allenatore. È prematuro parlare di coesistenza, per il fatto che Deulofeu avrà bisogno di tempo per tornare al top.
D: Incuriosito da mister Runjaic? Punta molto sulla linea verde.
R: Un allenatore che ha coraggio nel far giocare i giovani non significa che li debba far giocare per forza; dovranno meritarsi lo spazio che potrebbe essere concesso. Io credo che qualsiasi allenatore faccia giocare elementi di valore, e l’Udinese ce li ha, ma dovranno essere consapevoli della loro forza.