Attesa per il pagamento dell’Assegno di inclusione del mese di agosto 2024. Considerata la Festività di Ferragosto, la consueta data del 15 subisce un leggero cambiamento.
Si tratta, in linea di massima, non di date fisse, ma piuttosto flessibili, anche se, ormai, sono diventate un punto di riferimento per i beneficiari della prestazione.
La regola generale, comunque, prevede che quando il contributo viene erogato per la prima volta, l’importo viene precaricato automaticamente sulla carta dell’Assegno di inclusione. Discorso diverso per chi ha già percepito la misura e continua ad essere in possesso dei requisiti per riceverlo.
Quali sono le date di accredito di agosto 2024?
L’Assegno di inclusione, ogni mese, viene accreditato in due date. Ad agosto, il pagamento è previsto per il 14 oppure il 16 del mese, in quanto il 15, giorno di Ferragosto, è festivo, e il 27 del mese.
Il calendario dei pagamenti per l’erogazione del sussidio è stato fornito dall’Inps. Sono queste le date di accredito del sussidio alle famiglie in difficoltà.
Perché l’Assegno di inclusione viene erogato in due date diverse? La prima data, ovvero quella del 14 o del 16 agosto, riguarda i beneficiari che ricevono la prestazione per la prima volta. Si tratta, in sostanza, di tutti coloro che hanno fatto domanda e sottoscritto il PAD nel mese di luglio.
Invece, il 27 agosto ricevono il pagamento della prestazione coloro che hanno già ottenuto altre mensilità e che continuano a possedere tutti i requisiti per accedervi.
L’Assegno di inclusione è una prestazione economica rivolta alle famiglie più in difficoltà. L’erogazione dell’importo mensile avviene su una carta dedicata fornita dalle Poste Italiane.
I beneficiari, quindi, ricevono l’accredito e possono utilizzarlo per effettuare diversi pagamenti, con solo alcune esclusioni. Per esempio, non si può utilizzare l’Assegno di inclusione per acquistare prodotti legati al gioco d’azzardo.
Tornando al saldo, si può verificare che sia correttamente avvenuto in diversi modi:
Durante il mese di agosto, potrebbe capitare che alcuni beneficiari non ricevano il pagamento e che l'Assegno di inclusione venga sospeso. Per quale motivo? L’Inps, nel messaggio n. 2132 del 5 giugno 2024, precisa che se non ci si presenta presso i servizi sociali, allora l’assegno viene sospeso.
Infatti, ai beneficiari della misura viene dato un termine di 120 giorni per presentarsi la prima volta, a prescindere che siano stati o meno convocati. Quindi, anche in assenza di convocazione, i beneficiari della prestazione sono comunque tenuti a presentarsi, per non perdere il diritto alla misura.
Inoltre, sempre come comunicato dall’Inps, dal mese di giugno sono state avviate le prime sospensioni, che possono essere definitive o, in alcuni casi, revocate. Quando possono essere revocate? Solo nel momento in cui la mancata presentazione è giustificata o se non è stata ricevuta la convocazione, ma ci si presenta successivamente.
Invece, la perdita definitiva avviene quando il beneficiario riceve la convocazione, ma non si presenta entro 120 giorni senza un valido motivo.
Annualmente, l’Assegno di inclusione può raggiungere un tetto massimo di 6000 euro all’anno: quindi, spettano 500 euro al mese.
L’importo base può essere moltiplicato per il parametro specifico della scala di equivalenza. Oltre a ciò, chi paga l’affitto può ottenere fino a 380 euro in più.
In definitiva, si può aumentare l’importo base della misura, ma solo per i nuclei familiari che soddisfano anche quelle condizioni.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma. Direttore Emanuela Valente.
SCARICA L’APP ANDROID
SCARICA L’APP APPLE
