Il bullismo è sempre da condannare, o almeno così dovrebbe essere nel 2024 in un Paese civilizzato come l'Italia. Invece, no. Anzi, accade proprio l'opposto, molto più di frequente di quanto si immagina. L'ultimo, lampante, caso di negare l'evidenza è quello del 13enne vittima di bullismo a Sirignano, un paesino di neppure 3mila abitanti in provincia di Avellino, che il sindaco ha minimizzato dicendo "È una ragazzata".
Immediata, la polemica esplosa sui social e la rapida marcia indietro del primo cittadino. Ma cos'è successo?
È finito in un ciclone di polemiche e critiche il sindaco di Sirignano, Antonio Colucci. Il motivo? L'aver derubricato il grave episodio di bullismo ai danni di un 13enne, affetto da disturbo cognitivo, da parte di una baby gang.
A essere prese di mira le parole del primo cittadino, pronunciate a ridosso del terribile episodio, avvenuto lo scorso venerdì 9 agosto 2024. Circondato, preso a calci, picchiato e deriso dai un gruppetto di suoi coetanei: il tutto filmato con un cellulare e diffuso sui social.
Così, l'aggressione al 13enne è stata denunciata dal deputato di AVS Francesco Emilio Borrelli, il quale ha fermamente condannato l'episodio e ha richiesto il tempestivo intervento delle autorità per arginare il fenomeno e supportare la vittima.
I genitori del minore picchiato hanno denunciato i minori e tutta la comunità di Sirignano si è stretta in sostegno del ragazzino. Alla luce di quanto accaduto, quindi, le parole di Colucci hanno alimentato ulteriormente le fiamme dell'indignazione:
La reazione dei cittadini è stata immediata contro il sindaco. Su Facebook si susseguono i post di residenti arrabbiati e sconvolti dalle affermazioni del primo cittadino, proprio in virtù della carica Istituzionale che ricopre.
In molti, infatti, si sono rivolti a Colucci definendo "vergognose" le sue parole e sostenendo la sua "inadeguatezza" a ricoprire la carica di sindaco del paese campano.
Sotto ai post tanti i commenti, alcuni anche piuttosto violenti nei toni. Al coro generale, però, si sono aggiunti anche l'avvocata della famiglia del 13enne, Alessandra Rea, e lo stesso Borrelli. La prima, raggiunta dai giornalisti del Corriere dell'Irpinia, in una intervista ha dichiarato:
L'opera di sensibilizzazione rispetto al fenomeno del bullismo messa in atto dal deputato di AVS ha avuto gli effetti sperati, in parte. La denuncia pubblica di Borrelli, infatti, ha permesso di conoscere la terribile aggressione del 13enne.
In queste ore, poi, un'altra denuncia pubblica ha preso posto fra i post di Borrelli: quella, appunto, contro il sindaco Colucci.
In diretta streaming, il deputato è ritornato a parlare dell'orribile vicenda di venerdì scorso. In concomitanza con l'interrogatorio protetto a cui è stata sottoposta la giovane vittima, oggi 14 agosto 2024.
A quasi 5 giorni dalla violenta aggressione, il primo cittadino di Sirignano ha voluto ritrattare le affermazioni date a caldo al quotidiano nazionale La Stampa. Come riportato dal Corriere dell'Irpinia, infatti, Colucci avrebbe rilasciato una nota nella quale si legge: