Proseguono senza sosta le ricerche di Giancarlo Pari, il 77enne scomparso da Rimini il 3 giugno 2024 in circostanze misteriose.
Una normale passeggiata in solitudine, a seguito di una visita di salute, si è trasformata in un incubo per i familiari, enormemente preoccupati per le sorti dell'uomo, di cui non si hanno più notizie da quasi due mesi.
L'anziano, affetto da una lieve forma di alzheimer, avrebbe dovuto raggiungere i figli alla tabaccheria di famiglia, come di consueto, ma lì non c'è mai arrivato.
Al momento della sparizione, indossava giubbotto grigio leggero, una polo verde, bermuda di jeans e scarpe da tennis color grigio chiaro marca New Balance. È stato presumibilmente avvistato nelle settimane successive nella vicina Riccione, ma le testimonianze si sono rivelate nulle al fine del ritrovamento.
La figlia Rosj, intervistata in esclusiva a più riprese da Tag24, non si è mai arresa e ha voluto rilasciare nuovi aggiornamenti sul caso.
Nonostante il lungo silenzio della prefettura, Rosj ha proseguito le ricerche di Giancarlo Pari autonomamente insieme al Comitato Scientifico Ricerca ODV, con la speranza di riabbracciare quanto prima l'amato papà.
L'associazione si occupa da anni di fornire aiuto e supporto alle famiglie di persone scomparse, mediante appelli sui social network e ricerche sul campo.
Il 10 luglio 2024, un consistente numero di volontari, le unità cinofile dell'U.C.S. Romagna e PFS San Marino, hanno setacciato le aree di campagna e montagna limitrofe a Rimini, senza alcun risultato concreto.
"L'unica nota positiva emersa dalle ultime indagini, è che mio padre potrebbe essere in un'altra città e ancora in vita", racconta una positiva Rosj".
"Giovedì 8 agosto sono stata finalmente convocata dalla Prefettura, dopo l'invio di numerose PEC, inoltrate anche al commissario specializzato in persone scomparse. La "Legal Mail" di diramazione di sparizione di mio padre, era stata realizzata inizialmente soltanto per l'Emilia Romagna e le Marche. Ora mi hanno confermato che l'appello si è esteso in tutta Italia, con la massima collaborazione delle autorità competenti. Dopo tutto questo tempo mi auguro che sia vero".
"Abbiamo effettuato tutte le ricerche possibili sul campo, grazie all'ausilio di volontari, al Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi ODV e unità cinofile e per noi l'ipotesi più plausibile che abbia potuto prendere un treno diretto chissà dove" prosegue Pari.
"Sarebbe stato utile avere accesso alle telecamere di sicurezza delle stazioni e ci auspichiamo di ricevere il materiale nel minor tempo possibile. Adesso ho scaricato i file con tutte le partenze dei treni e mi sono iscritta a gruppi comunali correlati, per proseguire con la pubblicazione di appelli utili al suo ritrovamento".
Infine conclude Rosj, "Mio padre non assume i suoi farmaci per l'alzheimer da troppo tempo, quasi due mesi. Potrebbe non ricordare il suo nome, la sua identità ed essere diventato inconsapevolmente un clochard. La mia speranza è che qualora fosse stato ricoverato per problemi di salute, qualcuno ci telefoni per avvisarci".