È profondo lutto nel mondo del calcio: Sven Goran Eriksson si è spento, l'ex allenatore della Lazio aveva 76 anni, ma da quale malattia era afflitto e qual è stata la causa della morte per un uomo di calcio come lui che ha vissuto una carriera a dir poco storica?
Sven Goran Eriksson ci ha lasciati dopo aver combattuto contro la sua malattia, causa della morte precoce e di un addio per uno degli allenatori più vincenti della storia calcistica con una carriera fatta di trofei e di numerose vittorie.
L'ex allenatore si è spento all'età di 76 anni a causa di un cancro che ormai aveva preso il sopravvento e che lo aveva condotto lentamente ad un ritiro dalla vita sociale. Un logoramento arrivato dopo una serie di comparse pubbliche e del comunicato proprio sulla sua malattia mortale.
Conosciuto in Italia per aver allenato Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, è stato simbolo di un periodo vincente e irripetibile con i biancocelesti che lo ha portato a vincere 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Uefa, 1 Scudetto, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane.
In seguito l'allenatore si è legato alla Nazionale inglese per 5 anni e mezzo e che lo ha portato ad una breve parentesi anche con il Manchester Ciy. L'esperienza internazionale che, però, lo ha portato a vincere trofei è stata quella precedente al trasferimento in Italia, con il Benfica: due anni in cui ha vinto 3 campionati, 1 Coppa e una Supercoppa portoghesi.
La famiglia di Eriksson annuncia il suo addio, circondato dagli affetti più cari, tra il dolore dei figli e la compagna che lo hanno sostenuto fino alla fine del suo percorso e che chiedono totale privacy in un momento così delicato:
Numerosi i messaggi d'affetto e di cordoglio da parte dell'universo calcistico: immancabile quello della Lazio che si unisce con immediatezza al dolore della famiglia e che modifica il logo con colori bianchi e neri in segno di lutto. Di seguito il post pubblicato sui social con i ringraziamento all'ex allenatore svedese e le parole del presidente Claudio Lotito:
Puntuali anche i calorosi messaggi da parte di Fiorentina, Sampdoria e Roma, sue ex squadre con cui ha vissuto esperienze emozionanti e parte della sua carriera da allenatore quando ha militato nel campionato italiano:
Anche la Uefa dedica un saluto a un simbolo del calcio come Eriksson esprimendo forte dolore per la sua scomparsa e augurandogli pace e serenità dopo la scoperta della malattia e il periodo travagliato che lo ha portato alla morte: