Affitti a Milano: canoni di locazione record, ma la domanda subisce un calo. Forse c’è qualcosa che sta cambiando sul mercato immobiliare meneghino.
La città meneghina continua ad essere dinamica più che mai dal punto di vista immobiliare: i canoni di locazione fruttano migliaia e migliaia di introiti ai proprietari. I recenti rapporti pubblicati parlano di una media di 640 euro al mese per affittare una singola stanza. I canoni di affitto vanno a gravare maggiormente sulle tasche degli studenti e dei giovani lavoratori che trovano un posto di lavoro a Milano. Il capoluogo lombardo rimane il più oneroso, ma qualcosa potrebbe effettivamente cambiare.
Il capoluogo meneghino rimane il più vitale e dinamico dal punto di vista immobiliare ed i canoni di locazione sono i più onerosi a livello nazionale. I recenti rapporti di Immobiliare.it Insights e Idealista mettono in evidenza uno scenario sui canoni di locazione delle stanze affittate ai giovani studenti e ai lavoratori. Il capoluogo milanese è la città più cara con una media di 640 euro al mese per affittare una stanza.
Nonostante Milano rimanga la città più onerosa sul fronte dei canoni di affitto, la situazione potrebbe cambiare e aprire a qualche cambiamento per chi si trova all’Università. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito ad un minore numero di immatricolazioni, ad un maggiore numero di posti disponibili negli studentati e ad un incremento dell’offerta delle stanze.
La città meneghina continua a distinguersi dagli altri capoluoghi sede di atenei universitari per quanto concerne il costo di una stanza in locazione. Secondo un report di Immobiliare.it Insights, la spesa media per una stanza singola è pari a 640 euro mensili. Per una stanza doppia la rata cala a 350 euro al mese.
A pagarne le conseguenze sono i giovani lavoratori e gli studenti universitari. Lo scorso anno davanti alle Università gli studenti avevano protestato per l’emergenza posti letto a Milano. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito ad evidenti segnali positivi, anche se rimangono piuttosto contenuti.
Gli elementi di cui tenere conto sono i seguenti: crollo della domanda potenziale di oltre 30 punti percentuali, ridimensionamento dei prezzi di oltre 10 punti percentuali ed un incremento dell’offerta di stanze di quasi 40 punti percentuali. Si tratta di elementi che consentono di comprendere l’andamento del mercato immobiliare di Milano. Sulla base di una domanda troppo elevata rispetto all’offerta abitativa i prezzi elevati trovano una giustificazione.
Le immatricolazioni di studenti universitari fuori sede stanno calando, mentre sono incrementati i posti disponibili negli studentati. In questo caso, le quotazioni restano molto elevate e per molti nuclei familiari risultano essere proibitivi. Sempre più proprietari di immobili hanno deciso di puntare sugli affitti agli studenti, piuttosto che dare in locazione immobili nel medio-lungo termine.
Il mercato degli affitti a Milano non riguarda solo i giovani lavoratori e gli studenti: sono molti i lavoratori in età avanzata a trasferirsi nel capoluogo meneghino in cerca di un’opportunità lavorativa. Nei dintorni dell’Università Bocconi è possibile trovare stanze che comportano un esborso di quasi 900 euro al mese. Nel centro storico di Milano il canone di locazione è pari a 810 euro, nella zona di Porta Venezia è pari a 850 euro e il canone di locazione di Baggio è pari a 510 euro al mese.
Secondo un’analisi dell’Ufficio Studi di Locare il canone medio di locazione richiesta all’interno del comune milanese è pari a 280 euro al metro quadrato, registrando un incremento di sei punti percentuali al semestre precedente. A fine mese di aprile si è registrato un aumento di quasi un punto percentuale.
Anche per gli appartamenti intercorrono delle differenze tra le varie zone della città meneghina. Se in centro il prezzo sfiora i 350 euro al metro quadrato per anno, nelle zone semicentrali il prezzo scende a 290 euro al mq. In periferia il prezzo scende a 240 euro al mq.