Ana Maria Henao ha 40 anni ed è originaria della Colombia. Dal 2 febbraio scorso risulta scomparsa da Madrid: il sospetto degli inquirenti è che sia stata uccisa dal marito David Knezevich, detenuto a Miami con l'accusa di sequestro di persona, e poi sepolta nel Vicentino.
Ad incastrare il 36enne di origini serbe, i filmati di una delle telecamere dello stabile in cui la donna stava alloggiando a Madrid quando è scomparsa lo scorso 2 febbraio, che mostrerebbero un uomo che gli somiglia mentre, indossando un casco, entra nell'edificio e manomette i sistemi di videosorveglianza, per poi uscire con una valigia.
Gli inquirenti temono che al suo interno ci fosse il corpo di Ana Maria, trasferitasi in Spagna dagli Stati Uniti - dove risiedeva da 18 anni - proprio per sfuggire al controllo del marito e iniziare una nuova vita: sembra infatti che avesse chiesto il divorzio e che l'uomo si rifiutasse di accordarglielo. Il motivo? Come ha spiegato il portavoce della famiglia della 40enne Joaquin Amills ai media,
Lo riporta La Repubblica, secondo cui Knezevich potrebbe aver pianificato l'omicidio della moglie nei minimi dettagli. Oltre ai filmati provenienti dalla Spagna, contro di lui ci sarebbero altre prove: il fatto che la sua auto sia stata localizzata - tramite il gps - proprio vicino all'appartamento in cui Ana viveva e che, usando il suo cellulare, pare abbia inviato ad amici e parenti dei messaggi per giustificare la sua scomparsa.
reciterebbe l'ultimo.
Tra le ipotesi, c'è quella secondo cui il 36enne si sarebbe disfatto del corpo della moglie in Italia. La sua vettura sarebbe stata immortalata, infatti, nei pressi di un bosco della provincia di Vicenza.
Negli scorsi giorni gli agenti della squadra mobile hanno battuto l'area alla ricerca di indizi, mantenendosi in contatto con gli investigatori spagnoli e con l'FBI. Nonostante il grande dispiego di mezzi, non è stato trovato nulla. Non si esclude, però, che nelle prossime ore, possano partire nuove operazioni.
Knezevich, intanto, è detenuto a Miami: la polizia lo ha arrestato al rientro da un viaggio a Belgrado con l'accusa di sequestro di persona. Si aspettano sviluppi, anche in relazione a potenziali complici.
Il fratello di Ana ci ha tenuto a ringraziare il Giornale di Venezia, tra i primi a parlare del caso nel nostro Paese.
ha scritto sui social. Il caso di sua sorella ricorderà a qualcuno quello della 21enne irachena Sargonia Dankha, misteriosamente scomparsa mentre si trovava in Svezia. I fatti risalgono al 1995. L'anno scorso, dopo tanti anni dai fatti, è stato arrestato l'uomo italiano che la frequentava: è accusato di averla uccisa e di averne occultato il cadavere.