Pensione di vecchiaia: è possibile anticipare la domanda di pensionamento? Sono molte le domande pervenute che sollevano il problema delle opzioni previdenziali per il prossimo anno. D’altra parte, secondo varie indiscrezioni, dal 2025 sono previste modifiche a diverse misure, tra cui la pensione anticipata ordinaria, che dovrebbe passare a 43 anni e 4 mesi per gli uomini e 42 anni e 4 mesi per le donne, anziché 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Va detto che dal prossimo anno non sono previste novità riguardo alla pensione di vecchiaia. I lavoratori che raggiungono 20 anni di contributi al compimento dei 67 anni di età possono accedere al trattamento pensionistico. Tuttavia, è importante notare che attualmente la normativa non consente di anticipare troppo la domanda di pensionamento di vecchiaia prima di aver maturato i requisiti necessari per l’accesso alla rendita mensile. Vediamo insieme chi può accedere alla pensione di vecchiaia e quali sono gli ultimi aggiornamenti del 2024.
Gli ultimi aggiornamenti riguardanti la pensione di vecchiaia sono contenuti nella circolare INPS n. 46 del 13 marzo 2024. Per l’anno in corso, il governo italiano ha previsto un riassetto della materia previdenziale, partendo dalle misure ordinarie. Sono state introdotte diverse modifiche sia per la pensione di vecchiaia che per la pensione anticipata, tra cui:
Secondo quanto riportato dall’INPS, per richiedere la pensione di vecchiaia è indispensabile considerare sia la presenza dei requisiti necessari sia il periodo di maturazione dei contributi.
In particolare, per i lavoratori che hanno accumulato contributi prima del 1° gennaio 1996, è possibile richiedere l’accesso al trattamento al compimento dei 67 anni di età con 20 anni di contributi.
Inoltre, l’assegno sarà calcolato con il sistema retributivo, e l’adeguamento dell’età pensionabile in relazione all’aspettativa di vita scatterà dal 2027.
Come per altre misure previdenziali, anche per la pensione di vecchiaia sono previste eccezioni che permettono di accedere al trattamento con requisiti agevolati.
In particolare, si fa riferimento alle deroghe Amato (decreto legislativo 503/1992), che prevedono l’accesso alla pensione con un montante contributivo ridotto. È prevista un’anzianità contributiva minima di 15 anni per i lavoratori che soddisfano una delle seguenti condizioni:
I lavoratori che hanno accumulato contributi a partire dal 1° gennaio 1996 possono accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni di età, con 20 anni di contributi.
Tuttavia, l'importo della pensione deve essere almeno pari all'assegno sociale. In alternativa, il pensionamento potrà essere richiesto al compimento dei 71 anni con solo 5 anni di contributi effettivi, indipendentemente dall’importo della pensione raggiunto.
I lavoratori che maturano i requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia possono fare domanda attraverso varie modalità, tra cui:
In ogni caso, si consiglia di presentare la domanda per la pensione di vecchiaia almeno tre mesi prima della data in cui si matura il diritto a percepirla. Tuttavia, prima di inoltrare la richiesta, è opportuno richiedere un estratto conto certificativo della propria posizione previdenziale attraverso il servizio EcoCert dell'INPS.