Riposi per allattamento: l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale mette a disposizione all’interno del proprio sito web ufficiale un apposito servizio online tramite il quale permette ai soggetti interessati di presentare la domanda per beneficiare dell'indennità per riposi giornalieri che vengono riconosciuti ai fini della cura del bambino durante il suo primo anno dall'ingresso all'interno della famiglia.
Sono ammessi a ricevere la suddetta indennità che viene erogata da parte dell’INPS tutti i lavoratori e le lavoratrici, inclusi gli assicurati ex IPSEMA (Istituto di previdenza per il settore marittimo).
Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che concerne i riposi per allattamento che sono previsti per i padri e per le madri lavoratori e lavoratrici dipendenti ed, in particolare, che cos’è e come funziona questa indennità, quali sono la decorrenza e la durata di tale prestazione economica, come fare domanda all'INPS.
Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, l’INPS provvede all'erogazione di un'apposita indennità per riposi giornalieri (c.d. "riposi per allattamento") ai padri e alle madri lavoratori e lavoratrici dipendenti.
Tale prestazione economica, nello specifico, viene versata ai soggetti beneficiari con lo scopo di coprire quelli che sono i permessi orari che vengono riconosciuti ai fini della cura del bambino nei seguenti momenti:
Pertanto, l'indennità in questione viene erogata fino al giorno in cui il bambino compie il suo primo anno o trascorre il suo primo anno di vita con la sua nuova famiglia.
Nello specifico, ecco qui di seguito qual è la durata dei riposi per allattamento:
La domanda relativa ai riposi per allattamento deve essere presentata con le seguenti modalità:
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