Un bilancio tragico. Bollettino nero per la viabilità italiana. Il maxi incidente, avvenuto questo primo pomeriggio, 31 agosto 2024, sull'autostrada A23 ha visto lo scontro fra 7 veicoli in transito sul tratto fra Gemona e Carnia, verso il confine con l'Austria: quanti sono i feriti? Ecco tutto ciò che sappiamo sul sinistro.
Rientro da incubo per i viaggiatori italiani e non solo, oggi 31 agosto 2024. Appena riaperto il tratto di autostrada A1 in direzione Roma, dopo il grave incidente stradale che ha provocato la morte di una 62enne, che si è reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine e di ambulanze per il maxi tamponamento sulla A23.
Sarebbero ben 7 le automobili coinvolte nel terribile scontro sul tratto di strada fra i comuni di Gemona e Carnia, in direzione del confine con l'Austria. Bilancio tragico per l'alto numero di passeggeri feriti: 26, dei quali almeno 3 in condizioni gravi.
Tempestivo e necessario l'intervento di diverse squadre di soccorritori, che hanno soccorso direttamente sul posto alcune delle persone ferite. Altre, invece, sono state trasportate con le ambulanze della Sores Fvg agli ospedali di Udine e Tolmezzo.
Secondo quanto ricostruito, il sinistro sarebbe stato causato da un maxi tamponamento lungo la A23 Udine-Tarvisio, sotto il cocente sole delle 14 del primo pomeriggio di oggi. Interessato il tratto all'altezza del chilometro 51.
Lungo l'autostrada, infatti, erano in transito diversi mezzi guidati da turisti austriaci e tedeschi, che stavano rientrando in patria dopo le vacanze in Italia. La polizia stradale ha chiuso per quasi tutto il pomeriggio il tratto di strada per permettere ai soccorsi di intervenire e togliere i rottami dall'asfalto.
Per questo motivo, si sono create code di macchine incolonnate per quasi 8 chilometri, mentre il traffico di è completamente arrestato. Situazione critica, però, soprattutto per i vacanzieri coinvolti nell'incidente, che hanno sofferto le elevate temperature per molte ore, bloccati sull'autostrada.
La Croce rossa di Gemona si è, quindi, occupata di rifocillare e reidratare quanti hanno sofferto il caldo. Tuttavia, si dovrà porre rimedio anche al rimpatrio dei turisti le cui vetture hanno impattato e che, dunque, non potranno essere utilizzare per concludere il viaggio di ritorno a casa.