10 Sep, 2024 - 14:44

Addio a John Cassaday: causa morte, età, carriera, vita privata del fumettista Marvel e DC comics. Disegnò Planetary, X-Men e una serie Star Wars

Addio a John Cassaday: causa morte, età, carriera, vita privata del fumettista Marvel e DC comics. Disegnò Planetary, X-Men e una serie Star Wars

Mondo del fumetto in lutto. E' morto all'età di 52 anni, dopo quattro giorni di terapia intensiva, il popolare fumettista John Cassaday. Ad annunciare il decesso è stata la sorella Robin con un post su Facebook: "Mio fratello John se n’è andato alle 18.51, fuso orario del Texas. Per favore pregate per me e mia madre". La famiglia ha scelto di non divulgare le cause della morte.

John Cassaday causa morte, età e carriera

Nato a Fort Worth, in Texas, nel 1971, John Cassaday ha iniziato a disegnare da autodidatta. La sua carriera ha avuto inizio nel 1995 con con una storia per la collana Caliber Comics' Negative Burn. Il successo arriva più tardi quando mostra il suo portfolio a Mark Waid alla San Diego Comic-Con International. Da quel momento iniziano a fioccare le proposte.

Nel 1996 comincia a realizzare i disegni per la serie Ghost pubblicata dalla Dark Horse Comics. Alla fine del 1997 iniziano ad arrivare i primi lavori per DC Comics e Marvel Comics, su pubblicazioni come Teen Titans, degli Annual di The Flash, X-Men: Alpha Flight e Union Jack. Cassaday deve la sua popolarità alla serie Planetary scritta da Warren Ellis e al rilancio di Capitan America. Ha realizzato anche numerose copertine per i fumetti dell'Uomo mascherato, sia per l'editore statunitense Moonstone Books sia per quello europeo Egmont nonché per lo spin-off a fumetti della serie TV Firefly, Serenity: Those Left Behind e per Guy Ritchie's Gamekeeper della Virgin Comics.

Dal 2004 al 2008, Cassaday ha illustrato la trilogia Io sono Legione scritta da Fabien Nury. L'opera è stata edita nel 2009 in otto albi per il mercato statunitense con il titolo I am Legion, mentre in lingua italiana è stata proposta da Panini Comics in un unico volume nel 2008.

Nel 2008 ha realizzato le copertine e curato la direzione artistica dei fumetti di The Lone Ranger per la Dynamite Entertainment. È anche tornato a lavorare sullo schermo come concept artist nel film Watchmen, regista di un episodio della serie TV Dollhouse di Joss Whedon e attore in House on the Hill. Ha anche realizzato e recitato in numerosi documentari sui fumetti.

Da inizio carriera a oggi, John Cassaday ha vinto quattro Eisner Award, due Eagle Award e un Spike TV Scream Award, guadagnando altrettante nomination per i principali riconoscimenti del settore.

Vita privata

Non si hanno informazioni sulla vita privata di John Cassaday.

Il ricordo dei colleghi

Tra chi ha voluto ricordare John Cassaday c'è il fumettista Mark Waid che ha scritto un lungo post su Facebook. Fu proprio lui a rendersi conto del suo talento e lanciarlo così nel mondo degli illustratori:

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"Il mio caro amico John Cassaday è morto oggi all'assurdamente giovane età di 52 anni e mi manca già. Ho incontrato John, credo, nel 1996 al BigApple Comic-Con al Madison Square Garden. John era simpatico e ben educato, e, quando mi mostrò il suo portfolio, capii anche che aveva un talento straordinario per essere un nuovo arrivato. La mattina dopo, stavo facendo colazione con lo scrittore Jeff Mariotte, che stava cercando un illustratore per la sua prossima serie, Desperados. L'ha detto alla persona giusta, perché avevo in mente un solo artista. Al di fuori di questo rinvio fortuito, mi rifiuto di prendermi il merito di aver ‘scoperto' John Cassaday. Non posso prendermi il merito di avere bulbi oculari funzionanti".

Tra Cassaday e Waid nacque una bella amicizia:

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"Siamo rimasti amici per sempre, e guardare la sua rapida ascesa fino a diventare uno degli illustratori di fumetti più dotati e ricercati della sua generazione è stato uno spasso. John era meticoloso, non consegnava una sola opera d'arte fino a quando non si preoccupava di morire, e come suo editore per un breve periodo alla Humanoids, ho avuto il grande e ora malinconico piacere di vedere magnifiche pagine, le sue migliori di sempre, entrare lentamente nel suo progetto da sogno, una serie multimediale non annunciata che ora sarà la sua sinfonia incompiuta"

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Giulia Bertollini
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