12 Sep, 2024 - 18:25

Lazio, obiettivo massimo l'Europa League? L'ex Manfredonia: "Non è da Champions, ma mi fido di Baroni"

Lazio, obiettivo massimo l'Europa League? L'ex Manfredonia: "Non è da Champions, ma mi fido di Baroni"

Quella di quest'estate è stata per la Lazio una sessione di calciomercato rivoluzionaria. Il club ha deciso di cambiare molto, cedendo alcuni dei giocatori più rappresentativi e inserendo ragazzi più giovani, con l'obiettivo di aprire un nuovo ciclo. Ieri il direttore sportivo Fabiani, in conferenza stampa, ha spiegato le scelte fatte e confermato la chiara fiducia nei confronti della squadra e soprattutto del mister, Marco Baroni. Al tempo stesso si è detto pronto a tornare sul mercato a gennaio, per andare a colmare eventuali lacune. Serviranno tempo e pazienza, ma nel frattempo e con la rosa che ha a disposizione, per la Lazio l'obiettivo massimo è l'Europa League? Lionello Manfredonia, ex calciatore con un importante passato in biancoceleste, ha risposto analizzando l'avvio di stagione dei capitolini, in esclusiva a Tag24.

Lazio, obiettivo massimo l'Europa League? L'intervista a Manfredonia

D: È molto presto perché sono passate solo tre giornate di campionato, ma come valuti questo avvio dei biancocelesti e soprattutto credi che per la Lazio l'obiettivo massimo sia l'Europa League?

R: Io penso che l'avvio della Lazio sia stato abbastanza buono e a me piace tantissimo l'allenatore biancoceleste, Marco Baroni. È uno che ha fatto una gavetta importante, si è conquistato la fiducia dopo le ottime esperienze di Lecce e Verona e credo che meriti questa chance. I risultati di queste prime tre partite mi sembrano piuttosto buoni, poi è chiaro che non è semplice fare una previsione sul tipo di stagione a cui assisteremo. Non penso che la Lazio sia da primi quattro posti, ma credo che l'obiettivo sia comunque quello di entrare in Europa. Bisogna tener conto del fatto che parecchi giocatori forti sono andati via e ne sono arrivati altri, che avranno bisogno di tempo.

D: Tempo appunto, credi che il gioco della Lazio dipenda soprattutto da questo?

R: Giocare a Roma è completamente diverso dal farlo in qualunque altra piazza e la maglia della Lazio pesa molto di più. Io credo però che sia solo questione di tempo e che serva pazienza. I giocatori su cui si è deciso di puntare non solo sono giovani, ma sono anche stranieri, motivo per cui hanno bisogno di un attimo in più anche per ambientarsi e imparare meglio l'italiano. Bisogna avere fiducia e portare pazienza.

D: Pensi che per le tre partite viste finora, rispetto all'idea di gioco di Baroni, la Lazio sia ancora molto distante?

R: A me sembra che anche allenatori molto più quotati rispetto a Baroni, in questo inizio di campionato, non abbiano fatto vedere nulla di scintillante. Bisogna andarci piano, perché sono convinto che sia stato scelto un tecnico molto bravo. Non si può far altro che portare pazienza e aspettare un po' per trarre conclusioni.

Il mercato: la cessione di Cataldi

D: Ieri ha parlato anche il direttore sportivo Fabiani, che ha spiegato soprattutto le scelte di mercato, concentrandosi sulla sessione di Danilo Cataldi. Tu che idea ti sei fatto?

R: Credo che la società abbia fatto tutte le valutazioni del caso, ritenendo questo il momento giusto per cedere Cataldi. Era però l'unico prodotto del vivaio della Lazio, uno molto attaccato alla maglia e tifoso di questo club, e probabilmente meritava maggior considerazione, ma queste sono disamine che possono fare solo loro. La società invece ha deciso diversamente, ma quello che succede sul davvero lo sanno solo loro all'interno dello spogliatoio. Mi dispiace perché era l'unico giocatore di Roma ad indossare la maglia della Lazio.

Castrovilli o Pedro in Europa League

D: C'è stata un po' di polemica anche sul fatto che dalla lista di Europa League sia stato escluso Castrovilli per inserire Pedro. Che ne pensi?

R: Pedro è stato inserito nella lista per chi ha esperienza ed è un giocatore ancora fisicamente integro. Parliamo di un campione, che nel corso della sua carriera ha vinto tutto. Evidentemente invece Castrovilli non è ancora al 100% della forma, anche se non sono a conoscenza del suo stato fisico. In ogni caso penso che la decisione presa dall'allenatore sia quella giusta, perché lui vede questi ragazzi durante tutta la settimana. 

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Elisa Di Iorio
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