Scrocchiare il collo è pericoloso e causa l'ictus? L'osteopata che scrocchia il collo in diretta televisiva al conduttore del programma "Unomattina", Massimiliano Ossini, ha scatenato non poche polemiche di recente. Primo fra tutti a lanciare un allarme su quanto questa pratica possa rivelarsi rischiosa ed avere effetti indesiderati è il giornalista ed ex direttore di Rai 3, Andrea Vianello, che ha parlato del collegamento di una manovra simile al manifestarsi di un ictus che ha avuto in passato, secondo quanto riportato a lui da alcuni neurochirurghi.
Rivolgersi a figure professionali certificate è sicuramente il primo step per non incorrere in pericoli, oltre ad una necessaria corretta informazione. Per la salute, ci sono dei rischi legati ai trattamenti effettuati per mano di un osteopata? Tag24 ha approfondito la questione con un esperto, imepegnato in prima linea nel settore, il dottor Andrea Foriglio.
Il giornalista Andrea Vianello, ha lanciato un allarme dopo quanto accaduto in una puntata del noto programma tv Unomattina. Il "seme della discordia" sarebbe nato dopo che l'ex direttore di Rai 3 avrebbe visto un osteopata mentre scrocchiare il collo del conduttore, Massimiliano Ossini. Una pratica che, a detta del giornalista, potrebbe essere pericolosa e causare l'ictus, riferendosi alla sua esperienza personale.
Vianello, nei giorni scorsi, ha espresso il suo disappunto sui social, scrivendo sul suo profilo X:
Cosa succede quando l'osteopata ti scrocchia il collo? Bisogna preoccuparsi dopo le parole pronunciate da Andrea Vianello sulla puntata di Unomattina, in riferimento a quanto accaduto nelle sue vicende personali? Tag24 ha cercato di capire meglio la questione, approfondendo l'argomento con un professionista, il dottor Andrea Foriglio.
L'osteopata, in base alla sua esperienza, rassicura subito:
"Se le manovre osteopatiche vengono fatte in completa sicurezza, non potrà mai succedere nulla. Per quella che è la mia esperienza - ho trattato più di 3.000 persone in questi anni tra Italia e Europa - non è mai successa una cosa del genere. Bisogna sicuramente affidarsi a dei professionisti serie e competenti, che sappiano quello che stanno facendo; l'incompetenza è una possibilità che può verificarsi purtroppo in tutti i settori lavorativi del mondo".
E sul caso di ictus raccontato da Vianello, l'osteopata ha detto:
"O il collega non ha agito in sicurezza, ma mi sembra strano perché in Italia abbiamo eccellenti scuole di osteopatia e c'è molta attenzione nella formazione dei professionisti. Secondo la mia opinione, il manifestarsi dell'icuts non c'entra nulla. Se le manovre vengono eseguite in sicurezza, non può succedere nulla".
"La figura dell'osteopata in Italia spesso viene vista male da molte persone, è demonizzata e non capisco questo accanimento. Ogni giorno noi aiutiamo tantissime persone a vivere la loro vita senza dolori, in salute, ad elevare il loro stato di wellness. Diventare osteopata non è uno scherzo, è una figura che si forma in cinque o sei anni di studi, più i tirocini".
Queste sono le parole del dottor Foriglio, che ha raccontato a Tag24 come la figura dell'osteopata sia soggetta spesso a critiche in Italia.
Dai video sul web e programmi in tv, spesso guardare le manovre e sentire i rumori che ne seguono, sono fattori che spaventano le persone e contribuiscono a creare un senso di preoccupazione verso le pratiche osteopatiche. Il dottor Foriglio racconta le sue esperienze con i pazienti:
In generale vedo tantissime persone che vengono alle sedute con paura. Il timore più grande è proprio quello dello sblocco del collo. Siamo abituati a vedere pratiche fuori dal reale, anche nei film, ma l’osteopatia non solo ‘rumori e scrocchi’. Ci sono migliaia di tecniche muscolo scheletriche, cranio sacrali, muscolari, con le quali aiutare le persone e arrivare a risultati anche senza fare ‘crack’. I professionisti veri sanno capire la persona che hanno davanti e scelgono le modalità più giuste per aiutarle, caso per caso".
E sul fatto che esistano possibili rischi o effetti indesiderati dopo le manovre osteopatiche, il dottore ha detto:
"Come tutte le pratiche a livello medico, ad esempio in un intervento chirurgico, i problemi possono manifestarsi. Se ci si sottopone a un’operazione per togliere un’ernia, nel pensare comune si ritiene che con l’intervento si risolvano tutti i mali e fine, poi si sta bene. In molti casi ovviamente non è così e possono esserci delle controindicazioni. Può succedere anche con la somministrazione dei farmaci, con qualsiasi attività".
Poi ha continuato:
"I sintomi possono manifestarsi nei giorni appena successivi all’esecuzione della tecnica osteopatica, magari con una possibile rigidità della zona trattata. Il motivo risiede nel fatto che il corpo umano deve adattarsi al trattamento, alle informazioni avute dall’esterno. In questo periodo di assestamento si può stare leggermente peggio rispetto a quando si è andati per la prima volta da un professionista. Poi nelle 24-48 ore successive ovviamente si sta molto meglio. Questa è la natura delle controindicazioni che si possono manifestare. Il famoso rumore che spaventa è solo dovuto allo spostamento dell’aria che esce dalle articolazioni, non perché si ‘spostano le ossa’".