Qual è la situazione oggi ai Campi Flegrei? Prova a rispondere a questa domanda uno studio condotto dall'Università Roma Tre e da quella di Ginevra, che lega il livello di magma presente sotto la caldara dei Campi Flegrei al sollevamento del suolo e ai fenomeni sismici che nel corso degli scorsi mesi hanno preoccupato popolazioni locali e amministrazioni comunali.
A spiegare il valore dello studio è stato Mauro Di Vito, direttore della sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), durante la puntata di oggi 18 settembre 2024 di "5 Notizie" su Radio Cusano Campus.
Di Vito avverte: "Nessuna eruzione imminente, ma bisogna fare prevenzione e sensibilizzare la popolazione".
Uno studio dal respiro internazionale, condotto dall'Università di Roma Tre e da quella di Ginevra, ha permesso all'INGV di avere una mappa più completa e precisa dei livelli di magma che scorre sotto i Campi Flegrei.
E' dal 2007 che il bradisismo che caratterizza l'area ha portato all'aumento non solo del magma, ma anche dell'emissione di gas: sono fenomeni sì naturali, ma le cui ricadute concrete sul territorio coinvolgono popolazione e amministrazioni comunali.
Lo studio indica che, a livello superficiale, si è accumulato nel corso del tempo una certa quantità di magma: la vasta caldera che passa sotto il nome di Campi Flegrei è stata mappata dai ricercatori dal 2007 fino al 2023 e lo studio discusso durante il programma di Radio Cusano Campus "5 notizie", oggi 18 settembre 2024, ha mostrato come il bradisismo abbia giocato un ruolo importante.
Il suolo di conseguenza si è alzato dal 2006 al 2023, portando al costante controllo del territorio da parte dell'INGV. Ad aggiungere ulteriori dettagli e a spiegarne anche le concrete ricadute è stato nel corso della trasmissione Mauro Di Vito, il direttore dell'osservatorio vesuviano dell'INGV:
Di Vito però ci tiene anche a sottolineare come non sia possibile eliminare totalmente i rischi connessi alle attività bradisismiche causate dai vulcani, proprio per la natura stessa di questi:
In molti, specialmente fra gli amministratori locali, avevano lamentato in passato uno scarso coordinamento con gli enti governativi: il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci aveva promesso la nomina di un commissario, arrivato poi a metà luglio nella persona di Fulvio Maria Soccodato.
Il problema principale resta però il territorio stesso dei Campi Flegrei, che ha in sé realtà molto diverse fra loro e i cui problemi non possono essere generalizzati. Certo è che quando si tratta di fare prevenzione e di organizzare esercitazioni per eventuali evacuazioni, diversi sindaci hanno lamentato lo scarso interesse da parte della stessa popolazione: in pochi si sono presentati ai punti di ritrovo segnalati, dovendo poi avere a che fare con strade piene di buche o cantieri.
Tutti fattori che andrebbero ad ostacolare soccorritori e popolazione in caso di eruzione. Di Vito a tal proposito afferma: