Scomparso da poco all'età di 59 anni per un brutto male lo si ricorderà per sempre come l'attaccante che ci ha fatto godere di più nelle serate mondiali di Italia 90. Una generazione di tifosi dunque ha sognato letteralmente ad occhi aperti con Toto Schillaci nelle notti magiche d'estate italiane, un popolo intero festante ad ogni partita partecipava col tifo attraverso la piena convizione che l'avrebbe risolta lui e cosi fu fino fino alla fine della compertizione.
Totò Schillaci si laureò capocannoniere del Mondiale con 6 gol ma non bastò all'attaccante palermitano per regalarci un titolo che moralmente la nazionale di Vicini ha comunque conquistato: era la più forte e solo un'uscita un pò bizzarra di Zenga sul colpo di testa vincente di Caniggia in semifinale la condannò ad arrendersi all'Argentina di Maradona ai calci di rigore che si rivelarono fatali per capitan Bergomi e compagni.
Totò Schillaci ha avuto un impatto pazzesco con la maglia della nazionale, tent'è che al suo primo mondiale ha sbalordito tutti persino se stesso. Dalla gara d'esordio fino alla finalina di consolazione contro l'Inghilterra ha rappresentato il gioiello più prezioso di un reparto d'attacco azzurro che pure contava tra le sue fila Vialli, Mancini e Serena, attaccanti di primissimo livello e non quaquaraquà!
Ma il suo sogno è durato veramente poco ed è andato scemando con le mancate convocazioni che lo hanno accompagnato verso il finale di carriera. Dopo il mondiale ha vestito la maglia azzurra per altre 5 volte tra partite amichevoli e valide per le qualificazioni ad Euro92 segnando solo un gol. Il bottino in azzurro del numero 9 ex Messina, Juve ed Inter in nazionale è di sole 7 reti che se inserite nelle totali 16 presenze è tanta roba.