"La nonna è morta, ma io sto bene". È cominciata così la telefonata arrivata questa mattina, 21 settembre 2024, al 112 di Chiavari (Genova) da parte di Simone Monteverdi, 22 anni, e reo confesso per l'omicidio della nonna 82enne Andreina Canepa. Cosa è successo?
È accaduto tutto in fretta, poco prima delle 9:30 di questa mattina, 21 settembre 2024. Urla sempre più furiose hanno disturbato la quiete di corso Lavagna, a Chiavari, nel Genovese, quando Andreina Canepa, 82 anni, e il nipote Simone Monteverdi, 22 anni, che abitava con lei, hanno cominciato a litigare.
Una lite sempre più incandescente, sfociata, purtroppo, in tragedia, quando Simone, prese delle forbici, ha colpito l'anziana al collo, squarciandole la gola. In pochi minuti la donna giaceva per terra senza vita, nel suo appartamento.
Poi, forse, uno sprazzo di lucidità e il giovane, probabilmente preso dal panico, ha lanciato l'arma dalla finestra. Dopo, intorno alle 11 la chiamata al numero unico d'emergenza e la confessione: "Lei è morta, io sto bene".
Shock nel quartiere, dove nonna e nipote erano molto conosciuti per aver gestito per anni un'agenzia di pratiche auto, nel centro della città. Da qualche tempo, ormai, i due convivevano, ma, secondo alcune indiscrezioni, pare, che la donna fosse affetta da Alzheimer.
Immediato l'intervento dei carabinieri del reparto operativo di Genova e della compagnia di Chiavari. Sul posto, i militari hanno subito transennato tutta la zona attorno all'abitazione, nel tentativo di riuscire a trovare e recuperare il paio di forbici utilizzato per l'omicidio.
Il giovane 20enne, invece, è stato fermato e condotto in caserma, dove è stato ascoltato per tutta la mattinata dagli agenti. Qui, Simone avrebbe ammesso di aver ucciso la nonna in preda alla rabbia, a causa di un litigio fra i due.
Cosa, però, abbia innescato la violenta discussione non è ancora noto. Nelle prossime ore, quindi, dovrebbe arrivare la convalida dell'arresto da parte del Tribunale, mentre sul corpo della vittima è attesa l'autopsia.
Nella giornata di ieri, 20 settembre 2024, un altro terribile dramma familiare ha sconvolto la città di Vago di Lavagno, dove una donna, Alessandra Spiazzi ha tentato di uccidere a colpi di pistola il figlio 15enne, prima di rivolgere l'arma contro se stessa e togliersi la vita.