23 Sep, 2024 - 08:38

Chi sono le vittime del crollo di una palazzina a Saviano, nel Napoletano? Recuperato il quarto corpo: è della nonna dei due fratellini morti

Chi sono le vittime del crollo di una palazzina a Saviano, nel Napoletano? Recuperato il quarto corpo: è della nonna dei due fratellini morti

È stato recuperato nella notte, dopo ore di intense ricerche, il corpo della più anziana delle vittime dell'esplosione e del crollo di una palazzina a Saviano, nel Napoletano: si tratta dell'80enne Autilia Ambrosino, nonna dei due fratellini trovati morti ieri, 22 settembre 2024, sotto le macerie. Ecco cosa ne sappiamo.

Chi sono le quattro vittime del crollo di una palazzina a Saviano, nel Napoletano? Due i feriti

È accaduto tutto in pochi attimi, attorno alle 7.30 di domenica scorsa: al civico 5 di via Ponte di Tappia, a Saviano, una violenta esplosione ha provocato il crollo di una palazzina di due piani abitata dai sei membri di una famiglia.

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Sembrava il botto di un aereo supersonico, ma abbiamo capito che era un crollo quando abbiamo visto levarsi una nuvola di polvere,

ha raccontato ai giornalisti un residente.

L'ipotesi è che a provocare il tutto sia stata una fuga di gas partita dal piano superiore, dove risiedeva l'anziana; madre, padre e tre bambini abitavano invece al piano sottostante. Solo in due si sono salvati. Gli altri quattro, nel corso di intense ricerche condotte perlopiù a mani nude da carabinieri, vigili del fuoco, volontari della protezione civile e sanitari, sono stati trovati morti.

Si tratta di due fratellini di 4 e 6 anni, Autilia Pia e Giuseppe, della mamma Vincenza Spadafora, 41 anni e della nonna Autilia Ambrosino, 80 anni. I superstiti sono il padre dei due bimbi, Antonio Zotto, 40 anni, e il figlio più piccolo, Gennaro, di soli 2 anni. Gravi le condizioni del primo, ricoverato in terapia intensiva al Caldarelli; stabili quelle del piccolo, che avrebbe riportato delle lesioni d'organo interne e una lieve contusione polmonare. Si trova, al momento, al Santobono.

Il cordoglio dopo le intense ricerche

Scossa la comunità. Dopo le parole del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, non sono mancate quelle di altri rappresentanti delle istituzioni locali.

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Non è il tempo di evocare eventuali responsabilità, ma è il tempo di stringerci attorno a questa famiglia. Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà alla comunità di Saviano,

quelle del prefetto Michele Di Bari, recatosi sul posto subito dopo aver appreso del crollo. A fargli eco Peppe Jossa, primo cittadino di Marigliano, Comune a ridosso di Saviano.

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Siamo scossi ed addolorati [...].  Piangiamo per le vittime, siamo vicini alla comunità ed esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco Vincenzo Simonelli. Rispetto a questa tragedia non abbiamo voluto restare inermi ed è per questo che abbiamo comunicato la nostra disponibilità a supportare, con personale e mezzi della polizia locale e del Comune di Marigliano, le attività di soccorso.

La speranza era di riuscire ad estrarre vive quante più persone possibili. Cosa che alla fine, purtroppo, non è avvenuta. Questa la nota diffusa da Simonelli al termine delle ricerche:

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Non ci sono parole, non ne ho! Sperare, ad ogni pietra sollevata, di udire un filo di voce, un respiro, è stato devastante. Nell'inferno di Via Tappia Furignano, ci ha consolato solo l'immensa, instancabile catena di solidarietà di chi ha partecipato ai soccorsi. Li ringrazio tutti, dal primo all'ultimo: non si sono mai fermati, non ci siamo mai fermati.

Continuano ora le operazioni di messa in sicurezza dell'area interessata.

L'ennesima tragedia

Saranno le indagini a chiarire tutti gli aspetti che ancora non tornano sulla vicenda. In tanti, però, parlano già dell'"ennesima tragedia". Il riferimento non è solo a quella del crollo del ballatoio della vela Celeste del quartiere Scampia, in cui lo scorso luglio sono morte tre persone, ma anche ad altri casi simili.

Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci è tornato, con la mente e con le parole, "alla tragedia del 2021 a Ravanusa", costata la vita a nove persone. Era l'11 dicembre quando, nel Comune agrigentino, un'esplosione provocò il crollo di alcune palazzine.

Tra le vittime c'erano Selene Pagliarello, al nono mese di gravidanza, e Pietro Carmina, il professore di storia e filosofia ricordato per il "testamento morale" lasciato ai suoi studenti quando era andato in pensione. Come le vittime di Saviano e quelle di Scampia - come quelle del crollo di un trullo ad Alberobello a causa di una fuga di gas - avevano ancora da vivere.

Ad esprimere la sua solidarietà, anche la premier Giorgia Meloni, che dagli Stati Uniti, già ieri, avrebbe telefonato ai sindaci dei comuni coinvolti, assicurando loro la vicinanza delle istituzioni nazionali. Lo fa sapere Palazzo Chigi.

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Sara D'Aversa
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